Siamo lontani dal facile film scandalo. Solo chi si ferma alla superficie di alcune scene hard può perdersi nella facile disquisizione tra cinema d’autore, porno o arte. La poetica cinematografica di Lars von Trier aveva già scandagliato i limiti estremi e destabilizzanti della sessualità e delle relazioni umane con Le onde del destino e con il microcosmo di The Kingdom. Ma è a partire da Antichrist che la visione del regista danese si fa più cupa, apocalittica, tenebrosa e dolente.
Una giornata nevosa, un cortile claustrofobico, che disegna uno spazio anonimo, irreale, fuori dal tempo. In questa gelida e spoglia terra di nessuno l’anziano Seligman scorge al suolo il corpo sanguinante di una giovane donna, Joe. La soccorre, la porta a casa sua. Comincia così la lunga narrazione/confessione di Joe. L’infanzia, la vocazione, le prime esperienze e la vita di una ninfomane. Un racconto diviso in due volumi e scandito da capitoli. Un percorso a ritroso, che segna attraverso il sesso e la bulimica ricerca del piacere un’anima persa, un’esistenza costellata da disagio, ribellione e dolore.
La ninfomania come atto supremo di accettazione della propria natura, senza alibi o giustificazioni. Come consapevolezza della propria natura umana, scomoda destabilizzante, socialmente scandalosa. Il potere rivoluzionario e anarchico della pulsione sessuale diventa indissolubile essenza di ogni istante della vita, anche quando fa sprofondare la protagonista in relazioni umilianti, violente e sadiche. Un universo in cui sentimenti e amore non hanno spazio, e in cui la protagonista rivendica la sua libera scelta di accettare e rispettare la sua ninfomania, rifiutando qualsiasi percorso di “riabilitazione” psicologica che vorrebbe incasellarla in una dipendenza sessuale, da cui liberarsi con l’aiuto della terapia. Una pulsione compulsiva, punitiva e autodistruttiva, da accettare e vivere come il proprio destino nel mondo. Un’affermazione della potenza femminile, così spesso vista con timore da Lars von Trier nel suo cinema, e che il regista cerca disperatamente di comprendere, come un affascinante e disturbante mistero, senza mai venirne a capo.
Il prezzo da pagare è per Joe una vita borderline ai margini della società, ai confini del dicibile e del rappresentabile. Il coraggio di percorrere la propria dolorosa strada senza rimorsi o rimpianti è spiazzante, a volte quasi incomprensibile.
Un viaggio nel lato oscuro dell’essere umano nel doloroso cuore di tenebra del sesso.
Nymphomaniac
Regia: Lars von Trier
Cast: Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård, Stacy Martin, Shia LaBeouf, Christian Slater. Uma Thurman, Sophie Kennedy Clark, Connie Nielsen, Ronja Rissmann, Maja Arsovic, Sofie Kasten, Ananya Berg, Anders Hove
Durata Volume 1: 110 min.
Durata Volume 2: 123 min.
Produzione: Danimarca 2013