Si tratta di un progetto particolare, realizzato con attori non professionisti e con una sceneggiatura che ha lasciato molto spazio all’improvvisazione e a una sorta di riscrittura del film durante le riprese, per adattarsi alle situazioni del momento e alla spontaneità degli interpreti.
Il film nasce dall’esperienza del cortometraggio Moul Lkelb, un racconto sul mondo dei combattimenti illegali dei cani, che ha portato alla ribalta il talento di Kamal Lazraq. Da queste atmosfere cupe è nato il desiderio di mettere in scena il lato oscuro e disperato della malavita di Casablanca.
Protagonista del film è un piccolo trafficante che fa parte di un clan criminale della periferia della città. Quando gli viene ordinato di occuparsi di un rapimento, coinvolge il figlio nell’impresa, ma le cose ben presto si complicano e nulla sembra andare come previsto. L’odissea nei bassifondi della suburra si trasforma in un incubo senza via d’uscita, che trascinerà i protagonisti negli abissi di un mondo corrotto e disumano, dove tutto è in vendita per pochi soldi, compresa la vita.
Kamal Lazraq sovrappone ai modelli classici del cinema nero americano la disperata realtà sociale del Marocco contemporaneo. Il disagio economico e la miseria hanno condotto molte persone ai margini della società, in una terra in cui le attività illegali trovano manodopera a basso costo per qualsiasi crimine. La presenza di bande di gangster nei quartieri più poveri della capitale è ormai un fenomeno diffuso e molti degli attori del film provengono proprio da questo degradato tessuto sociale, popolato da uomini che hanno ormai abbandonato ogni speranza di riscatto.
La narrazione è tutta incentrata sull’azione, con dialoghi scarni, essenziali e personaggi spesso intrappolati in situazioni che lasciano poco spazio di movimento e poco tempo per decidere che strada prendere. Gli stilemi classici della letteratura e del cinema noir americano, che rivivono ancora all’interno delle rivisitazioni post-moderne di Quentin Tarantino e dei fratelli Coen, sono alla base dell’opera di Kamal Lazraq. Il regista utilizza l’estetica notturna tipica del genere, con una fotografia cupa e opprimente, che contribuisce a disorientare lo sguardo e l’anima dei personaggi, conducendoli verso pericolose derive e sconcertanti approdi.
Un gangster movie rarefatto e angosciante, caratterizzato da inquadrature statiche, primi piani incisivi, strade anonime e locali malfamati. Ciò che rende l’universo di Noir Casablanca particolare e la totale assenza di redenzione. I personaggi si muovono all’interno di un orizzonte nero e occluso, in un microcosmo autoreferenziale che assume i connotati di una prigione esistenziale.
Noir Casablanca
un film di Kamal Lazraq
con: Ayoub Elaid, Abdelatif El Mansour, Mohamed Hmimsa, Abdellah Lebkiri, Lahcen Zaimouzen, Salah Bensalah, Mohammed Kharbouchi
Produzione: Francia, Marocco, Belgio, Qatar, 2023
Durata: 94 minuti