Fin dai tempi più antichi l’uomo ha raccolto e conservato gli oggetti che più lo incuriosivano e destavano la sua meraviglia. Svincolati dalla loro funzione utilitaristica, questi oggetti venivano raggruppati in base a criteri simbolici, magici o estetici.
Durante il Medioevo, le chiese sono state i primi veri contenitori degli oggetti di meraviglia. In chiesa veniva esposto ciò che la comunità riteneva degno di essere conservato, dalle suppellettili preziose alle reliquie, dagli oggetti esotici – uova di struzzo, costole di balena scambiate per ossa di drago, coccodrilli, noci di cocco, rami di corallo – ai reperti antichi.
Nel Rinascimento inizia a formarsi il museo moderno, mentre acquista valore una precisa categoria di oggetti, le opere d’arte, che vengono commissionate dai principi per esibire ricchezza e potere. Nascono le collezioni di antichità e si diffonde l’interesse per gli oggetti e gli strumenti scientifici.
Oggi, se vogliamo visitare un museo, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. Negli ultimi anni il museo si è aperto alla città, coinvolgendola in iniziative, cercando di parlare un linguaggio accessibile a tutti i visitatori e ponendosi non soltanto come luogo di conservazione degli oggetti, ma anche come occasione di ricerca, educazione e piacere.
Non esiste un modello di museo valido per tutti: ogni museo ha la sua storia e la sua identità. A volte alla base di una raccolta c’è il gusto di un collezionista, a volte c’è un’idea, un tema che viene raccontato attraverso gli oggetti esposti. Esistono musei di arte e di archeologia, musei storici, musei delle forze armate, musei della scienza e della tecnologia, musei etnografici – dedicati alle popolazioni extraeuropee o alle tradizioni e alle comunità locali -, musei tematici (pensiamo, ad esempio ai musei del cinema, della scuola, del giocattolo, delle figurine, del mare).
I siti ufficiali dei vari musei sono la fonte più attendibile per organizzare una visita. Informazioni sui musei si possono trovare anche nei siti di soprintendenze, comuni e province, senza dimenticare i musei diocesani. Una pagina del sito del Ministero dei beni culturali ci può aiutare nella ricerca del museo più vicino o più adatto a noi. In un precedente articolo abbiamo già segnalato il sito Kids Art Tourism che può dare utili indicazioni per i piccoli visitatori, ricordando che moltissimi musei offrono servizi didattici e laboratori per bambini.
È importante la presenza dei ragazzi nei musei. Perché, come ricorda il motto esposto al Museo nazionale di Kabul: “Una nazione è viva, finché è viva la sua cultura”.