Quest’anno – l’ottantesimo – la Giuria del Concorso Ufficiale sarà presieduta dal regista Damien Chazelle e composta dalle registe e registi Jane Campion, Mia Hansen-Løve, Gabriele Mainetti, Martin McDonagh, Santiago Mitre, Laura Poitras, dall’attrice Shu Qi e dall’attore Saleh Bakri. Il direttore della Mostra Alberto Barbera, con il suo staff di collaboratori, ha selezionato una serie di opere molto interessanti, provenienti da tutti i Paesi del mondo. Abbiamo scelto i film da non perdere al Lido, oppure da segnare in agenda per quando usciranno nelle sale italiane.
Il regista cileno Pablo Larraín presenta a Venezia la sua nuova opera: El Conde. Come già aveva fatto con i suoi precedenti film, Post Mortem (2010) e No (2012), torna a riflettere sul tragico periodo della dittatura e sulla figura sanguinaria di Augusto Pinochet. Come confessa lo stesso regista, ha sempre immaginato la figura del dittatore come uno spietato vampiro assetato di sangue. Ha deciso così di dare forma a questo suo incubo attraverso un horror movie dai risvolti dark, in cui Augusto Pinochet è un vampiro che vive in una vecchia villa del sud del continente sudamericano e che continua a commettere malvagità. Dopo 250 anni, il vampiro decide di smettere di bere sangue e di liberarsi del privilegio della vita eterna, pronto a trasformarsi in qualcos’altro. Utilizzando il registro fantastico e allegorico, Pablo Larraìn ricorda i crimini della dittatura di estrema destra, che con la sua violenta repressione ha insanguinato il Paese per quasi un ventennio.
Matteo Garrone porta al lido un film di grande attualità. Io capitano affronta il tema dei migranti dal punto di vista di chi è costretto a lasciare la propria terra per cercare una vita migliore. Seydou e Moussa lasciano Dakar per cercare di raggiungere l’Europa. Il loro viaggio si trasforma in una drammatica odissea contemporanea. Ai pericoli della traversata del deserto, si sommano le violenze e gli orrori dei centri di detenzione in Libia e infine l’incertezza e le insidie di un viaggio in mare su barche fatiscenti. Un film assolutamente da vedere, e particolarmente consigliato a chi pensa che la complessa questione della migrazione dei popoli si possa “risolvere” semplicemente chiudendo i porti o con un blocco navale.
Molto atteso il nuovo film di David Fincher The Killer. Dopo Seven e Zodiac, il regista statunitense torna a girare un thriller interpretato da Michael Fassbender e Tilda Swinton. Il film si snoda tra Messico, Sudamerica e Stati Uniti, e ha per protagonista un killer spietato e solitario, che affronta i suoi incarichi con lucida freddezza e maniacale precisione. Tuttavia, il tempo e l’attesa sembrano scavare profonde crepe nella sua apparente imperturbabilità.
Memory è il titolo del nuovo film del regista messicano Michel Franco. Saul e Sylvia si incontrano dopo molti anni in occasione di una festa tra vecchi compagni di liceo: un inatteso tuffo nel loro passato, tra ricordi, aspettative, sogni e rimpianti. Un viaggio nella memoria che avrà un impatto profondo sulle loro vite. I protagonisti della storia sono interpretati da Peter Sarsgaard e Jessica Chastain.
Dopo il successo internazionale del bellissimo Drive my car (2021), il regista giapponese Ryusuke Hamaguchi presenta al Festival di Venezia il film Aku wa sonzai shinai (Il male non esiste). L’opera concentra l’attenzione sugli interessi economici e speculativi di una società immobiliare, decisa a portare avanti i suoi progetti nonostante la contrarietà della popolazione locale, che non vuole altre opere sul proprio territorio.
Kobieta Z… è un’opera a sfondo sociale firmata da Małgorzata Szumowska e Michał Englert. Il film è ambientato nel periodo del passaggio della Polonia dal regime comunista al capitalismo occidentale. Racconta la vita di Aniela Wesoły, una donna transgender che deve affrontare le difficoltà familiari e del contesto sociale in cui vive per affermare la propria identità. Un processo reso ancora più complicato in un Paese che fatica ad accettare i diritti delle comunità LGBTQI+ e scelte di vita che nel resto Europa sono considerate assolutamente normali (anche se mai scontate).