Ancora oggi Venezia è una vetrina importante per il cinema d’autore, che al Lido presenta molte opere che saranno protagoniste della prossima stagione cinematografica. Quest’anno la Giuria internazionale del Concorso di Venezia 76 è presieduta dalla regista argentina Lucrecia Martel, coadiuvata dallo storico e critico canadese Piers Handling, dalla regista canadese Mary Harron, dall’attrice inglese Stacy Martin, dal direttore della fotografia messicano Rodrigo Prieto, dal regista giapponese Tsukamoto Shinya e dal regista italiano Paolo Virzì.
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Nel frattempo, vi segnaliamo alcuni dei film più interessanti in Concorso, da vedere a Venezia o da segnare in agenda per quando usciranno in sala.
Cominciamo con l’opera della regista dell’Arabia Saudita Haifaa Al Mansour The perfect candidate, interpretato da MilaAlzahrani, Dhay, Nourah Al Awad e Khalid Abdulrhim. Il film racconta la storia di una giovane e tenace dottoressa saudita che decide di candidarsi alle elezioni comunali della sua città, sfidando pregiudizi e retrograde convenzioni sociali.
Il regista parigino Olivier Assayas, già autore di Désordre (1986), Contro il destino (1991), della saga Carlos (2010) e del recente Il gioco delle coppie (2018), presenta a Venezia Wasp network, un film che svela la storia di spie cubane infiltrate negli Stati Uniti nel corso degli anni ’90. Tra gli interpreti ci sono Penélope Cruz, Edgar Ramírez e Gael García Bernal.
Atom Egoyan, uno degli autori più originali del cinema contemporaneo, dopo False Verità (2005), Adoration (2008) e Remember (2015), sarà al lido con Guest of Honour. Un’opera che esplora i territori psicologici del senso di colpa e dei segreti di famiglia, con la consueta capacità di scandagliare i lati oscuri dell’animo umano. Tra gli interpreti, David Thewlis, Laysla De Oliveira, Luke Wilson e Rossif Sutherland.
Robert Guédiguian, autore francese da sempre attento ai problemi della società, al disagio delle classi più povere e degli emarginati, presenta il suo ultimo film Gloria mundi, interpretato da Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan e Anaïs Demoustier. È la storia di un uomo di mezza età che, dopo aver scontato una lunga condanna in carcere, scopre di essere diventato nonno e si trova al centro di una serie d’inattesi problemi familiari.
Il cileno Pablo Larraín, uno dei registi più quotati del cinema sudamericano, già autore di Post Mortem (2010), No-I giorni dell’arcobaleno (2012), Il club (2016), Jackie Kennedy, dopo la morte del presidente (2017) e Neruda (2018), presenta a Venezia Ema, interpretato da Mariana Di Girolamo e Gael García Bernal. È un film drammatico, che mette in scena i difficili rapporti di una coppia alle prese con un’adozione dai risvolti problematici.
Da non perdere The Laundromat del regista americano Steven Soderbergh, che dopo una lunga carriera di successi porta sullo schermo la vicenda dei Panama Papers, lo scandalo che ha svelato gli spostamenti di capitali a Panama eseguiti da politici, personaggi del mondo della finanza e degli affari, attraverso società offshore. Il cast è di stelle di prima grandezza: Meryl Streep, Gary Oldman, Antonio Banderas e Sharon Stone.