Aumenta l’uso dei social network e in generale del web da parte di aziende e di enti pubblici, che cercano di instaurare relazioni dirette con i clienti o con gli utenti. Ogni azienda, professionista o istituzione ha il suo sito internet e, spesso, un profilo Twitter o una pagina Facebook. È evidente a tutti che le tecnologie digitali stanno trasformando il modo di operare delle organizzazioni, ma sembra che in Italia sia ancora difficile mettere a frutto tutte le opportunità messe a disposizione dalle innovazioni tecnologiche. Uno dei motivi fondamentali della nostra difficoltà sembra che sia dovuto al basso livello di cultura digitale del Paese. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio delle Competenze Digitali 2015, infatti, il livello di cultura digitale del Paese influenza, infatti, il livello di innovazione: senza azioni mirate su cittadini, studenti, lavoratori pubblici e privati, specialisti ICT, senza un reale salto di qualità della cultura digitale del Paese, l’innovazione sarà a rischio.
Anche la ricerca condotta nell’ambito del progetto SMS – Social Media School (Regione Toscana – FSE) ha messo in evidenza la necessità di creare la consapevolezza necessaria ad affrontare i cambiamenti generati dal digitale. Non si tratta solo di conoscere e di saper usare le tecnologie, ma anche se non soprattutto di comprendere il loro significato e di gestire l’impatto che esse hanno sulla nostra vita quotidiana, sul nostro lavoro e perfino sui nostri diritti e doveri di cittadini. Se la cultura e le competenze digitali non riescono a tenere il passo con la società e l’economia digitali – questo è ciò che pensa la maggior parte delle persone coinvolte nell’indagine – è urgente rinnovare e rafforzare l’impegno nel settore educativo.
Quali sono dunque le competenze digitali su cui puntare per migliorare l’offerta formativa della scuola? E in cosa consiste la “cultura digitale” su cui insistono tanto le indagini internazionali? A queste domande si è cercato di rispondere attraverso una serie di indagini mirate.
Da un focus group condotto con addetti ai lavori dell’area grossetana è emersa la necessità di tenere in considerazione, accanto alle fondamentali competenze tecniche che servono a pubblicare i contenuti sui siti o sui social, le specifiche competenze comunicative che sono necessarie a saper trovare le modalità per trasmettere in maniera efficace i contenuti, a esprimere i valori dell’azienda, a saper raccontare i prodotti, i servizi e le esperienze. È emersa anche l’importanza di una condivisione, all’interno dell’azienda, di tutti gli aspetti relativi alla comunicazione: tutti i lavoratori dovrebbero conoscere le potenzialità della comunicazione per capire quali attività promuovere sui social e quali invece su altri mezzi. Più che la competenza tecnica occorre capire quali sono le caratteristiche degli strumenti multimediali che sono a disposizione, e occorre saper leggere l’organizzazione nel contesto in cui si trova.
Anche dall’analisi delle risposte date a un questionario online che ha coinvolto oltre cinquanta addetti ai lavori sembra chiaro che un lavoratore oggi dovrebbe saper gestire un sito internet, aprire un profilo o una pagina su un social network e soprattutto saper gestire con competenza questi canali multimediali. Per più della metà del campione, inoltre, è importante saper produrre testi funzionali alla promozione dell’azienda e saper produrre foto e video per valorizzare le attività dell’azienda anche a scopo promozionale. Altrettanto importante, inoltre, è saper gestire il proprio tempo di vita e di lavoro in modo adeguato, anche allo scopo di prevenire i fenomeni di dipendenza da smartphone.
Alla luce dei risultati delle indagini, durante il periodo estivo un gruppo di docenti del Polo Bianciardi ha progettato insieme ad alcuni esperti del settore attività didattiche laboratoriali che saranno realizzate nei prossimi mesi dalle classi terze, quarte e quinte dei corsi di Tecnico per la grafica e per la comunicazione e di Professionale per i servizi commerciali. Gli stessi alunni, inoltre, saranno chiamati a realizzare, insieme a degli esperti dell’azienda PHP e dell’agenzia formativa L’Altra Città, una rivista online interamente dedicata al racconto e alla promozione del territorio. In questo modo, lavorando fianco a fianco con dei professionisti della comunicazione e della gestione dei contenuti, i ragazzi potranno dare un contributo alla crescita della cultura e delle competenze digitali della loro comunità.