Locarno Film Festival 2024

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La 77esima edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 7 al 17 agosto. Quest’anno saranno 17 i film in competizione per aggiudicarsi l’ambito Pardo d’Oro: ve ne suggeriamo qualcuno da non perdere.
La locandina dell’edizione di quest’anno del Festival.

L’edizione di quest’anno sarà inaugurata da un evento prefestival: la proiezione, il 6 agosto, del documentario Fiore mio dello scrittore Paolo Cognetti, autore del romanzo Le otto montagne (da cui è stato tratto l’omonimo film diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch).

Come consuetudine, la prima giornata del festival ospiterà un omaggio al cinema muto, con la proiezione del capolavoro di King Vidor The Crowd (1928), accompagnato dalle musiche dal vivo eseguite dall’Orchestra della Svizzera italiana.

In concorso, opere provenienti da tutto il mondo e presentate a Locarno in anteprima mondiale. Seguendo la sua vocazione storica, la rassegna svizzera propone film di registi già affermati e opere di autori emergenti, in modo da dare spazio anche ai migliori talenti della nuova generazione. Abbiamo selezionato alcuni film del Concorso internazionale da vedere durante il festival o da non perdere quando usciranno nelle sale italiane.

Il regista nordafricano Ala Eddine Slim, già fondatore della società Exit Productions, una delle prime strutture di produzione indipendenti della Tunisia, presenta a Locarno Agora. Si tratta di misterioso poliziesco ambientato in una remota località della Tunisia. Tre persone scomparse fanno improvvisamente ritorno in città. Con l’aiuto dell’amica Anime, l’ispettore della polizia locale Fathi cerca di capire cosa sia accaduto. La situazione si complica quando dalla capitale arriva un secondo ispettore incaricato di risolvere il caso.

Il film Akiplėša (Toxic), firmato dalla giovane regista lituana Saulė Bliuvaitė, punta l’attenzione sulle problematiche giovanili. Due adolescenti che vivono in una piccola città di provincia vedono in una scuola di modelle locale l’unica possibilità per sfuggire alla squallida realtà che le circonda. Il sogno di una vita migliore e di una carriera nel mondo della moda spingerà le due ragazze a violentare i loro corpi per adeguarsi a irraggiungibili modelli estetici imposti dalla società contemporanea.

Il regista franco-svizzero Ramon Zürcherci porta sullo schermo un dramma familiare girato con particolare attenzione alla psicologia dei personaggi e al contesto sociale. Der Spatz im Kamin racconta le vicende di Karen e Markus, una coppia che vive con i figli nella casa dei genitori di Karen. L’apparentemente situazione idilliaca entra in crisi quando Julie decide si andare a trovare la sorella Karen. Il difficile rapporto tra le sorelle porta in superficie vecchie tensioni e rancori, che sfociano in un drammatico finale.

La mort viendra, del regista tedesco Christoph Hochhäusler, è un gangster movie che reinterpreta con stile essenziale i canoni classici del genere. Tez, una giovane killer professionista abituata a uccidere per denaro, viene assunta dal temuto criminale Charles Mahr per vendicare l’omicidio di un uomo del suo clan. La missione si rivelerà pericolosa e piena di insidie.

Qing chun (Ku) è un interessante film documentario firmato dal regista cinese Wang Bing. Un’opera di denuncia sociale ambientata a Zhili, una città famosa per la grande concentrazione di fabbriche tessili. Si tratta di piccole aziende di carattere familiare dove i dipendenti lavorano in condizioni di sfruttamento che sfiorano lo schiavismo. Uno spaccato su un fenomeno sociale purtroppo ancora diffuso in molte aree del mondo.

Il celebre regista coreano Hong Sang-soo porta a Locarno l’atteso Suyoocheon, un film ancora misterioso, ma che, dalla prime indiscrezioni, dovrebbe raccontare la storia di un regista ormai ai margini del sistema produttivo, che aiuta una docente universitaria a dirigere una piccola opera all’interno dell’ateneo.

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Alessio Turazza

Consulente nel settore cinema e home entertainment, collabora con diverse aziende del settore. Ha lavorato come marketing manager editoriale per Arnoldo Mondadori Editore, Medusa Film e Warner Bros.

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