Le scelte di fondo

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Le scelte di fondo che hanno guidato l’ideazione e la realizzazione di questa nuova versione del Materiale e l’immaginario si basano su un progetto ambizioso: riprendere quelli che erano stati i punti di forza e di maggiore originalità della versione iniziale, rinnovandoli e adattandoli a un contesto radicalmente mutato come quello attuale (a cominciare dalla trasformazione della metodologia didattica legata alle nuove tecnologie informatiche e alle potenzialità offerte da internet).

 

Materiale e immaginario

Il punto fondamentale è ovviamente quello enunciato nel titolo originario, ripreso senza variazioni nella nuova edizione: il materiale e l’immaginario. Ancora alla soglia del nuovo millennio Remo Ceserani nell’introdurre il suo racconto del postmoderno (Raccontare il postmoderno, Bollati Boringhieri, Torino 1997) ribadisce la sua fedeltà a una ipotesi di gerarchia «che mette in posizione dominante i fenomeni materiali, collegati con le condizioni socio-economiche della produzione, del lavoro, con la natura biologica dell’uomo e il mondo naturale delle risorse, con le tecniche, la divisione dei ruoli, la sessualità, la riproduzione, e via via in posizioni diverse, in décalage, le altre serie di fenomeni che si riferiscono ai modelli culturali, alle istituzioni sociali politiche e linguistiche, ai sistemi espressivi e retorici, alle tematiche dell’immaginario, e così via».

 

La nuova edizione ripropone questa idea di fondo e riprende la ricchezza di intersezioni tra le diverse aree che caratterizzava il progetto originario, rendendola più evidente e dichiarata, quindi anche più immediatamente fruibile. Abbiamo infatti, per ogni anno di corso, un volume rosso (Il materiale) e due tomi azzurri (L’immaginario). Il percorso di analisi procede dunque sempre attraverso i seguenti passaggi, che esprimono la concatenazione e continuità fra materiale e immaginario:

– storia, economia e rapporti di potere, strutture politiche, condizione degli intellettuali, istituzioni culturali, forme del sapere e sistema delle discipline;
– sistemi espressivi e retorici, temi e generi, movimenti e protagonisti della scrittura e delle arti.

La volontà di ricondurre la storia letteraria all’interno di un contesto più ampio si riflette anche sull’articolazione delle diverse sezioni, e sulla terminologia scelta per indicarle. Nel delineare, all’inizio del primo volume del Materiale e l’immaginario nuovo, il senso dell’intero percorso, Remo Ceserani scrive:

Per caratterizzare i vari periodi abbiamo deciso di usare i termini di società feudale, società urbana, società signorile e società di antico regime. Siamo consapevoli del fatto che la periodizzazione che abbiamo adottato è diversa da quelle tradizionali: anzitutto da quelle che prendono come punto di riferimento i grandi movimenti delle idee o degli stili, come Umanesimo, Rinascimento, Riforma, Romanico, Gotico, Manierismo, Barocco o simili, che sono di tendenza «idealistica» o «stilistica» e tendono a schiacciare la storia della società e della cultura sul solo aspetto dei movimenti delle idee o degli stili; ma anche da quelle più empiriche, che procedono secondo le divisioni cronologiche esteriori e vanno per secoli: il Trecento, il Quattrocento ecc. Nel corso del libro cercheremo di usare il meno possibile le etichette tradizionali.

 

 

 

Letteratura italiana, letteratura europea, letteratura globale

Un secondo punto fondamentale riguarda l’inserimento della storia culturale e letteraria italiana in un contesto più ampio, che parte dall’Europa (primo e secondo volume) e si apre via via a una dimensione globale (secondo e terzo volume). Ceserani stesso, sempre nell’introduzione al primo volume, ribadisce questa prospettiva:

In questo libro cercheremo di tracciare le linee fondamentali della storia culturale e letteraria d’Italia e d’Europa, con ampie aperture, più avanti nel tempo, anche ad altre aree geografiche. Più precisamente sarà questa la nostra strategia: racconteremo le vicende delle culture e delle letterature partendo dal nostro punto di osservazione, che è l’Italia, mettendolo tuttavia in relazione con il contesto delle altre culture europee e delle altre parti del mondo. Cercheremo anche di tener conto di volta in volta della concreta situazione storica della nostra cultura nelle sue molteplici stratificazioni e nei suoi rapporti con le culture del passato e con quelle contemporanee.

Per quanto questa linea sia attualmente acclarata e condivisa (nessun manuale proporrebbe oggi una linea esclusivamente “italiana”), Ceserani è stato tra coloro che ne hanno indagato con più attenzione le implicazioni a livello di definizione teorica e di risistemazione del canone. Basti pensare che uno dei suoi ultimi volumi riguarda proprio il concetto di “Letteratura mondiale”, dalle origini alla contemporaneità (La letteratura nell’età globale, 2012), e che uno degli argomenti su cui stava lavorando era proprio la definizione di “letteratura europea”.

Il materiale e l’immaginario nuovo rimane fedele all’apertura originaria, se possibile ampliandola ulteriormente:

– nei profili il quadro tracciato è sempre europeo (e nelle ultime sezioni sempre meno “occidentali”) e in seconda battuta dedicato al panorama specificamente italiano;
– Protagonisti e Grandi opere delle diverse epoche includono sempre autori italiani e non, con apertura ai capolavori delle letterature “altre”.

Connessioni, intersezioni e percorsi: dall’ipertesto cartaceo a quello virtuale

Il terzo punto è la ricchezza poliedrica dei materiali proposti. Nella sua forma multidisciplinare, nella sua trama di rimandi e intersezioni, Il materiale e l’immaginario anticipava in modo visionario, già alla fine degli anni Ottanta, il web, configurandosi come grande ipertesto e, potenzialmente, come proposta multimediale.

Gli strumenti digitali attualmente a disposizione permettono di amplificare e rafforzare questa dimensione ipertestuale, rendendola per così dire sistemica, ma anche più facilmente utilizzabile.

Se ai tempi della prima edizione del manuale essa contrastava con la consuetudine inveterata di una fruizione lineare (un testo scolastico standard era pensato per essere “letto” dall’inizio alla fine, magari saltando qualcosa, ma senza tornare avanti e indietro, e senza saltare da una parte all’altra), oggi si innesta e sfrutta a suo vantaggio l’habitus diffuso alla navigazione. Quasi ogni pagina dei volumi cartacei è porta di accesso, attraverso i codici QR inquadrabili con l’app Aumento di Loescher Editore, ad altri materiali:

– Approfondimenti e Documenti integrativi;
– un vastissimo dizionario online, con più di 8.000 voci;
– raccordi a parti diverse del manuale cartaceo, rese disponibili anche in formato digitale, ogni volta che ve ne sia la necessità;
– testi in lingua originale, talvolta anche con audiolettura;
– carte e immagini interattive;
– videolezioni di approfondimento storico, audioletture, podcast;
– un percorso di videolezioni e sintesi in PowerPoint per esplorare, in ogni epoca, la letteratura al femminile;
– ausili per la lezione in classe: slide in PowerPoint e proposte di verifica interattiva.

La navigazione “interna” nell’ambito di un serbatoio di materiali comunque selezionati e preventivamente lavorati è il punto di partenza per educare alla navigazione “esterna”, in acque extraterritoriali, dove ciascun utente è libero di reperire i materiali da solo, ma è tenuto a vagliarne di volta in volta l’affidabilità.

Se le tecniche digitali oggi disponibili consentono di assecondare e potenziare straordinariamente la vocazione ipertestuale originaria del Materiale e l’immaginario, diventa sempre più urgente la consapevolezza che quello di cui abbiamo bisogno oggi (come docenti e come studenti) è soprattutto una mappa che permetta di orientarsi nella navigazione. Di fronte alla disponibilità illimitata di materiali che il web mette a disposizione di qualsiasi utente, il vero problema che si manifesta sempre di più è proprio la capacità di discernere, di educare alla scelta e alla fruizione consapevole.

Un manuale “aperto”

Infine, l’opera si propone dichiaratamente (così come la sua versione originaria) come opera aperta. Questa definizione va intesa principalmente in due sensi.

In primo luogo, si riferisce alla modalità di fruizione didattica. Il percorso va costruito di volta in volta dall’insegnante, a partire dal contesto specifico in cui agisce (le condizioni geografiche e sociali, le caratteristiche specifiche della classe e della scuola di appartenenza). Il manuale offre delle indicazioni “di navigazione” (che abbiamo cercato di rendere più lineari ed esplicite, in maniera da facilitare comunque la fruizione dell’opera e rendere individuabile un percorso di base da seguire), ma proprio con la sua stessa ricchezza (cartacea e virtuale) chiede a ogni singolo insegnante di costruire la sua opera, di aggregare i materiali secondo il suo specifico, e sempre nuovo, disegno. Il materiale e l’immaginario contiene tanti, infiniti, manuali, ai quali i singoli insegnanti sono chiamati a dare vita, operando le proprie scelte e creando i propri collegamenti e le proprie mappe.

In secondo luogo, riguarda il lavoro editoriale. Il materiale e l’immaginario è un’opera che non sarà mai conclusa nel senso tradizionale del termine, perché continueranno ad essere aggiunti materiali, percorsi, proposte diverse, secondo le direzioni che Ceserani stesso ha indicato (per esempio, come approfondimenti tematici trasversali attraverso i secoli e le aree geografiche).

Data la natura potenzialmente infinita del web, l’offerta è destinata a crescere, alimentandosi di proposte ed esperienze didattiche, anche con il supporto di quanti, docenti e studenti, useranno Il materiale e l’immaginario nuovo in classe, rispondendo all’invito al dialogo, facendosi comunità di lavoro.

Documenti, punti di vista, letture esemplari

Chiudiamo con una piccola specifica relativamente ai materiali proposti. L’itinerario si sostanzia, in ciascuna delle sue parti, di contenuti originali, in appoggio al profilo, nella forma di Documenti, Punti di vista, Letture esemplari.

– I Documenti, accompagnati da un breve commento “Per la comprensione”, sono testi letterari e iconografici, ma anche documenti storici, utili a dare testimonianza di ciò che si descrive nel profilo.
– I Punti di vista sono invece testi di critica letteraria, storiografia, talvolta anche di altre discipline (sociologia, economia politica ecc.), che esprimono opinioni su fatti, opere, autori: il loro breve commento mette a fuoco non solo i contenuti fondamentali, ma anche le ragioni di certi orientamenti, fornendo in filigrana un metodo di riflessione su questioni di storiografia e critica.
– Le Letture esemplari, infine, riservate principalmente ad autori letterari, sono, appunto, “esempi” della loro scrittura, non antologia esaustiva, ma “assaggi” che dovrebbero motivare alla lettura più ampia delle opere.

Gli apparati che li accompagnano intendono garantire allo studente la possibilità di uno studio autonomo, anche nei casi in cui la distanza linguistica e storica dal presente li rende più difficili: di qui note, parafrasi, e un’analisi articolata che scandisce con cura L’argomento, I temi, La forma, I significati profondi. Per finire, gli Spunti di lavoro sono un utile momento di verifica e un’esercitazione in vista dell’Esame di Stato.

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Marina Polacco

insegna materie letterarie in una scuola superiore a Pisa. Ha studiato alla Scuola Normale di Pisa, dove ha conseguito il perfezionamento in Letteratura italiana contemporanea. Dirige la rivista di studi sulla letteratura e sulla comunicazione «Contemporanea». Tra le sue pubblicazioni “L’intertestualità” (Laterza, Bari 1998); “Pirandello. Profili di storia letteraria” (il Mulino, Bologna 2011).

Contatti

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