Il cervello umano si sarebbe evoluto da quando gli uomini hanno iniziato a mangiare cibi cotti. A sostenerlo, in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica PNAS, due ricercatrici dell’Instituto de Ciências Biomédicas dell’Universidade Federal do Rio de Janeiro, Karina Fonseca-Azevedo e Suzana Herculano-Houzel.
Le due studiose spiegano che gli esseri umani hanno massa celebrale e quantità di neuroni maggiori rispetto agli altri primati, superando di ben tre volte quelli dei gorilla e degli oranghi. La grandezza del nostro cervello non è, però, proporzionale a quella del nostro corpo, le cui dimensioni sono molto più limitate rispetto a quelle delle due specie, che ci dominano per massa corporea: quella dei gorilla può superare di tre volte quella degli uomini.
Secondo Fonseca-Azevedo e Herculano-Houzel, il processo di encefalizzazione, che implica che lo sviluppo del cervello avvenga in modo non proporzionale rispetto al corpo, è una prerogativa della nostra specie. Infatti, le dimensioni della massa cerebrale, negli altri primati, non sono aumentate a causa dei limiti metabolici che, per natura, escludono che alla crescita della massa corporea corrisponda un aumento di quella cerebrale.
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