Jean-Luc Godard e i suoi film

Tempo di lettura stimato: 9 minuti
Ci siamo occupati recentemente del film “Il mio Godard” di Michel Hazanavicius, un’opera non particolarmente riuscita, ma che ha avuto il merito di riportare l’attenzione su una delle figure più importanti e rivoluzionarie della storia del cinema. Approfittiamo dell’occasione per fare il punto sulla sua opera e per suggerire agli appassionati un piccolo viaggio nel suo universo.

Protagonista con François Truffaut, Claude Chabrol, Eric Rohmer, Alain Resnais, Louis Malle, Jaques Rivette, Agnès Varda del movimento della Nouvelle Vague, Jean-Luc Godard ci ha lasciato in eredità una filmografia vasta, ma piuttosto diseguale. Considerando il numero cospicuo di film, abbiamo deciso di segnalare solo i lungometraggi, tralasciando i cortometraggi, i documentari e le opere firmate insieme ad altri registi. Basterebbero i film indicati come Imperdibili per farsi un’idea compiuta della portata innovativa del cinema di Godard, ma per chi volesse approfondire e conoscere tutte le sfaccettature di uno dei maestri della Nouvelle Vague, abbiamo ampliato la scelta, dividendo le altre opere in due categorie: Da vedere e Facoltative.

IMPERDIBILI

Fino all’ultimo respiro
Con Jean-Paul Belmondo, Jean Seberg, Daniel Boulanger, Jean-Pierre Melville, Henri-Jacques Huet, Van Doude, Claude Mansard, Jean-Luc Godard.
Durata: 89 minuti
Produzione: Francia, 1960
Titolo originale: À bout de souffle

È il vero manifesto della Nouvelle Vague. Ancora oggi conserva intatta la sua carica innovativa e rivoluzionaria, rispetto ai canoni del cinema francese degli anni ’50 e allo stile classico hollywoodiano. Girato per strada, con un montaggio dagli stacchi bruschi e dalle evidenti discontinuità, ha scardinato dalle fondamenta la sintassi del découpage tradizionale. Fino all’ultimo respiro è figlio di un cinema che rifiuta l’inganno della falsa naturalezza e del realismo verosimile. Le sue sequenze denunciano in modo trasparente la presenza della macchina da presa, come elemento capace di dare senso alle immagini, grazie a una messa in forma del reale e una ricostruzione narrativa riconoscibile e personale. Il fare cinema non si nasconde, ma anzi diventa protagonista, espressione di una precisa scelta stilistica autoriale.

Questa è la mia vita
Con Anna Karina, Sady Rebbot, Gilles Queant, André S. Labarthe, Guylaine Schlumberger, Gérard Hoffman, Monique Messine, Paul Pavel, Dimitri Dineff, Peter Kassovitz.
Durata: 85 minuti
Produzione: Francia, 1962
Titolo originale: Vivre sa vie

La storia di una commessa che diventa prostituta è raccontata da Jean-Luc Godard attraverso una struttura narrativa suddivisa in capitoli separati. Tra citazioni del periodo del cinema muto, rimandi letterari, piani-sequenza e un montaggio frammentato e innovativo, il film rappresenta un capitolo fondamentale nel processo di demolizione e ricostruzione di una nuova estetica cinematografica. Il ruolo del regista e il suo intervento autoriale nell’organizzazione narrativa delle immagini, diventa sempre più evidente e decisivo.

Il disprezzo
Con Brigitte Bardot, Michel Piccoli, Jack Palance, Fritz Lang, Giorgia Moll, Raoul Coutard, Jean-Luc Godard, Linda Veras.
Durata: 103 minuti
Produzione: Francia, 1963
Titolo originale: Le mépris

Ispirato all’omonimo romanzo di Alberto Moravia, il film di Jean-Luc Godard è arrivato sui nostri schermi con tagli, cambi cromatici della pellicola e una colonna sonora modificata. Per poterne apprezzarne tutto lo splendore, meglio recuperare una copia francese in Dvd o Blu-Ray. Il disprezzo è un’opera metalinguistica, che ha per protagonista uno scrittore alle prese con la sceneggiatura di un film. Il cinema della Nouvelle Vague riflette su se stesso, sui meccanismi produttivi, come farà anche più tardi con Effetto notte (1973) di François Truffaut. Godard mette in scena le pagine di Moravia con stile personale e inconfondibile, memorabili le scene ambientate a Capri nella villa di Curzio Malaparte. Nel cast, oltre a Brigitte Bardot e Michel Piccoli, c’è Fritz Lang, uno degli autori più amati dai giovani registi del nuovo cinema francese.

Il bandito delle undici
Con Jean-Paul Belmondo, Anna Karina, Dirk Sanders, Raymond Devos, Graziella Galvani, Roger Dutoit, Hans Meyer, Jean-Pierre Léaud, Samuel Fuller.
Durata: 112 minuti
Produzione: Francia, 1965
Titolo originale: Pierrot le fou

Il bandito delle undici è una delle opere più trasgressive e dense di significato di tutta la filmografia di Godard. Insieme a Fino all’ultimo respiro è il suo film più riuscito in assoluto. Molto prima della teorizzazione postmoderna della deriva dei generi, Godard reinterpreta e miscela gli archetipi classici del poliziesco, del road movie e del film d’amore attraverso una scrittura filmica dalla forza espressiva ribelle e creativa. Cinema, letteratura e arti visive convergono e s’intrecciano in un’opera che ancora oggi ha conservato la capacità di stupire e di aprire nuovi orizzonti allo sguardo. Tra gli interpreti c’è Samuel Fuller, uno dei registi americani scelti dalla Nouvelle Vague come maestro e icona del ruolo autoriale. Un film straordinario, che non basta vedere una sola volta.

Agente Lemmy Caution: missione Alphaville
Con Eddie Constantine, Akim Tamiroff, Anna Karina, Jean-Pierre Léaud, Howard Vernon, Laszló Szábó, Jean-Louis Comolli, Michel Delahaye.
Durata: 100 minuti
Produzione: Francia/Italia, 1965
Titolo originale: Alphaville, une étrange aventure de Lemmy Caution

Nello stesso anno di grazia di Pierrot le fou esce un altro capolavoro di Godard. Agente Lemmy Caution: missione Alphaville è un omaggio ai classici del cinema poliziesco americano, rivisitati con sguardo autoriale e un’ambientazione di taglio fantascientifico e metropolitano. Un viaggio tra nostalgia per il cinema del passato e desiderio di rinnovamento formale, che racconta un universo dominato da un computer capace di controllare le emozioni umane. Con largo anticipo, Godard prevede un mondo algido e alienante, dominato da un potere assoluto e quasi astratto.

Prénom Carmen
Con Jean-Luc Godard, Maruschka Detmers, Jacques Bonaffè, Christophe Odent, Hippolyte Girardot.
Durata: 85 minuti
Produzione: Francia, 1983

Dal successo di Agente Lemmy Caution: missione Alphaville, devono trascorre circa vent’anni per ritrovare un Godard ispirato. Dopo il Sessantotto, la deriva maoista, le esperienze del Gruppo Dziga Vertov e un periodo di crisi personale e creativa, Godard recupera finalmente la sua vena stilistica e formale. La celebre storia di Carmen diventa un originale poliziesco, che porta in primo piano l’eterno dualismo amore e morte. Premiato a Venezia con il Leone d’Oro, segna l’inizio di una nuova fase nella carriera del regista francese, di nuovo pronto a spiazzare gli spettatori e la critica con la sua visione originale e anticonformista del cinema e della vita.

Je vous salue, Marie
Con Bruno Cremer, Aurore Clément, Juliette Binoche, Myriam Roussel, Rebecca Hampton.
Durata: 105 minuti
Produzione: Francia, 1984

Godard ritrova il gusto trasgressivo e della provocazione portando al cinema una libera interpretazione della storia dell’immacolata concezione. La vicenda è trasposta ai giorni nostri, ed è narrata con una visione e una scrittura che riaccendono la sua migliore vena espressiva. Un’opera contraddittoria, coraggiosa e di grande bellezza formale. Un saggio di cinema così libero e dissacrante da essere stato anche sequestrato per vilipendio alla religione.

Adieu au language
Con Kamel Abdeli, Héloise Godet, Zoé Bruneau, Richard Chevallier, Jessica Erickson. continua» Christian Gregori
Durata: 70 minuti
Produzione: Svizzera, 2014

Chiudiamo con un film che rappresenta una sorta di testamento spirituale. L’opera di un autore che durante tutta la vita si è interrogato sulle forme espressive del linguaggio cinematografico e non solo. Lontano dal voler essere un film narrativo, Adieu au language va visto e interpretato come un saggio sul segno, la parola, la scrittura, i sentimenti e l’esistenza. Godard apre il suo sguardo critico alla riflessione non solo sul cinema e i suoi sviluppi, ma anche su altre forme di linguaggio, sulla cultura e sulla realtà contemporanea.

DA VEDERE

La donna è donna
Con Jean-Paul Belmondo, Anna Karina, Jean-Claude Brialy, Jeanne Moreau.
Durata: 78 minuti
Produzione: Francia, 1961

Bande à part
Con Anna Karina, Claude Brasseur, Sami Frey, Louisa Colpeyn, Chantal Darget, Ernest Menzer, Danièle Girard, Georges Staquet, Jean-Claude Rémoleux, Jean-Luc Godard.
Durata: 95 minuti
Produzione: Francia, 1964

Una donna sposata
Con Bernard Noël, Macha Méril, Philippe Leroy, Christophe Bourseiller, Roger Leenhardt, Margareth Clementi, Véronique Duval, Rita Maiden, Jean-Luc Godard.
Durata: 98 minuti
Produzione: Francia, 1964

Due o tre cose che so di lei
con Anny Duperey, Marina Vlady, Roger Montsoret, Jean Narboni.
Durata: 95 minuti
Produzione: Francia, 1966

Il maschio e la femmina
Con Brigitte Bardot, Françoise Hardy, Jean-Pierre Léaud, Chantal Goya, Eva Britt.
Durata: 103 minuti
Produzione: Francia/Svezia, 1966

Una storia americana
Con Anna Karina, Jean-Pierre Léaud, Marianne Faithfull, Laszló Szábó.
Durata: 90 minuti
Produzione: Francia, 1966

La cinese
Con Jean-Pierre Léaud, Anne Wiazemsky, Lex De Bruijn, Juliet Berto, Michel Semeniako, Omar Diop, Francis Jeanson.
Durata: 90 minuti
Produzione: Francia, 1967

Week-end, un uomo e una donna dal sabato alla domenica
Con Mireille Darc, Jean Yanne, Jean-Pierre Léaud, Virginie Vignon.
Durata: 95 minuti
Produzione: Francia, 1967

Vento dell’est
Con Gian Maria Volonté, Anne Wiazemsky, Glauber Rocha, Daniel Cohn-Bendit, Jean-Luc Godard.
Durata: 97 minuti
Produzione: Francia, 1969

Crepa padrone, tutto va bene
Un film di Jean-Luc Godard e Jean Pierre Gorin
Con Jane Fonda, Vittorio Caprioli, Yves Montand, Cyrille Spiga, Chris Tullio.
Durata: 95 minuti
Produzione: Francia 1972

Nouvelle vague
Con Alain Delon, Domiziana Giordano, Christophe Odent, Jacques Dacqmine, Maria Pitarresi, Laurence Côte, Cécile Reigher, Roland Armstutz, Laurence Guerre, Joseph Lisbona.
Durata: 100 minuti
Produzione: Francia, 1990

Eloge de l’amour
Con Jean Davy, Bruno Putzulu, Cecile Camp, Francoise Verny, Jean-Henry Roger.
Durata: 98 minuti
Produzione: Francia/Svizzera, 2001

FACOLTATIVI

Le petit soldat
Con Michel Subor, Anna Karina, Henri-Jacques Huet.
Durata: 87 minuti
Produzione: Francia, 1960

I carabinieri
Con Albert Juross, Marino Mase, Catherine Ribeiro, Geneviève Galéa, Jean Brassat, Gérard Poirot.
Durata: 80 minuti
Produzione: Francia, 1963

Passion
Con Isabelle Huppert, Michel Piccoli, Hanna Schygulla.
Durata: 82 minuti
Produzione: Francia, 1987

Si salvi chi può (La vita)
Con Jacques Dutronc, Isabelle Huppert, Nathalie Baye, Roger Jendly, Michèle Gleizer, Roland Armstutz, Cécile Tanner.
Durata: 88 minuti
Produzione: Svizzera, 1980

Detective
Con Claude Brasseur, Nathalie Baye, Johnny Hallyday, Alain Cuny, Julie Delpy, Jean-Pierre Léaud, Laurent Terzieff, Pierre Bertin, Stéphane Ferrara, Emmanuelle Seigner.
Durata: 95 minuti
Produzione: Francia, 1985

Grandeur et Décadence d’un Petit Commerce de Cinéma
Con Jean-Pierre Léaud, Marie Valera, Jean-Pierre Mocky, Anne Carrel, Françoise Desprote.
Durata: 92 minuti
Produzione: Svizzera, 1986

Re Lear
Con Woody Allen, Molly Ringwald, Jean-Luc Godard, Peter Sellers, Norman Mailer.
Durata: 93 minuti
Produzione: USA/Svizzera, 1987

Cura la tua destra…
Con Jacques Villeret, Jane Birkin, François Périer.
Durata: 81 minuti
Produzione: Francia/Svizzera, 1987

Germania anno 90 nove zero
con Eddie Constantine, Kim Kashkashian, Nathalie Kadem, André S. Labarthe, Claudia Michelsen, Hanns Zischler, Robert Wittmers.
Durata: 62 minuti
Produzione: Francia, 1991

Hélas pour moi – Peggio per me
Con Gérard Depardieu, Laurence Masliah, Bernard Verley, Aude Amiot, Roland Blanche, Marc Betton, François Germond, Jean-Louis Loca, Anny Romand.
Durata: 95 minuti
Produzione: Francia/Svizzera, 1993

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Alessio Turazza

Consulente nel settore cinema e home entertainment, collabora con diverse aziende del settore. Ha lavorato come marketing manager editoriale per Arnoldo Mondadori Editore, Medusa Film e Warner Bros.

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