L’Accademia di Svezia ha conferito il premio Nobel per la letteratura 2012 allo scrittore Mo Yan, “perché con il suo realismo allucinatorio fonde racconti popolari, storia e contemporaneità” (si legge nella motivazione ufficiale). Un premio, quello all’autore di romanzi quali Sorgo rosso, Grande seno, fianchi larghi, Il supplizio del legno di sandalo e Le sei reincarnazioni di Ximen Nao, accolto anche con una certa dose di polemica, proveniente soprattutto dal mondo intellettuale cinese e “non allineato”, e scatenata in primis dalle dure dichiarazioni dell’artista e dissidente Ai Wei Wei, che ha definito la scelta degli accademici svedesi “un insulto all’umanità”. Mo Yan, da parte sua, ha dedicato una delle sue prime dichiarazioni ufficiali da neolaureato alla liberazione “il più presto possibile” del premio Nobel per la pace 2010, il connazionale Liu Xiaobo.
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