Giovane e bella

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Una spiaggia solitaria. Sdraiata al sole, un’adolescente bellissima si assicura di essere al riparo da sguardi curiosi e si spoglia. La vediamo in soggettiva, da lontano, attraverso un binocolo. Una visione voyeuristica. Oggetto di uno sguardo che ben presto scopriamo essere quello, affettuoso e innocente, del fratellino. Ozon mette in scena un inizio illuminante su ruoli, attitudini, percorsi scopici ed esistenziali che prenderanno vita nel corso della narrazione.

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La solitudine ricercata, la scoperta del potere assoluto di un corpo splendido, di sguardi che si rincorrono cangianti, sfasati, sempre inadeguati.
Isabelle si sta affacciando alla vita. Il desiderio di scoprire il sesso la spinge al suo primo rapporto, algido e deludente con un insignificante amore estivo. Nessun sentimento, nessuna emozione, nessun piacere, solo curiosità.
Ma Isabelle è consapevolmente troppo sensuale e affascinante per i suoi 17 anni appena compiuti e anche per i suoi compagni di liceo. Semplicemente inarrivabile. Bellissima, seria, introversa, di buona famiglia, studentessa modello. Troppo per un ragazzino. Lei lo sa, ed è già oltre: niente feste con i coetanei, amicizie di scuola superficiali. Sola, isolata nel suo mondo di “piccola donna” alla ricerca della sua identità.
Se ne accorge suo fratello, con naturale istinto protettivo. Se ne accorge un uomo maturo, che all’uscita dalla scuola cerca di adescarla con del denaro e le lascia un numero di telefono.
Un numero accantonato distrattamente nella memoria, che però il desiderio, la sfida, la curiosità incosciente fanno riaffiorare. Un falso profilo su un sito di escort, qualche anno in più e 500 euro a incontro. Il gioco è fatto.  Isabelle diventa una prostituta. Un’adolescente dalla vita schizofrenica, divisa tra la mattina sui banchi di scuola e i pomeriggi nei letti di camere d’albergo. Tutto senza un turbamento, senza un lampo di emozione. Senza ragione apparente.
I soldi non le servono, non li spende, anzi ha il problema di nasconderli. Il sesso è un atto meccanico che la lascia indifferente, lontana. Una doppia vita invisibile anche ai genitori: un patrigno distratto e una madre, amante del miglior amico di famiglia, che non sospettano nulla. La morte nel letto di un anziano cliente, però, porterà tutto alla luce.
Nessuno sembra capire cosa ha creato un cuore così anaffettivo e autolesionista. Neppure Isabelle sembra riuscire a vedere dentro la sua anima, svuotata, persa, alla deriva, senza sogni e senza voglia di un futuro. Enigmatica, perversa nel suo ostinato silenzio, incapace di comunicare e di sentire, come se non avesse alcun desiderio di ritrovarsi nella realtà. La sua identità virtuale prende il sopravvento: lo smartphone per i clienti è l’unico canale di comunicazione aperto con il mondo – e forse con la parte più profonda e insondabile di sé. Un nero e livido fiume carsico scava nelle tenebre nell’anima e sembra attraversare Isabelle; il potere della bellezza del suo corpo, “oscuro oggetto del desiderio”, è una scoperta gratificante, un’epifania di potere assoluto. Isabelle si perde nel voluttuoso desiderio dei suoi amanti, si sente viva solo attraverso la sua avvenenza e gli sguardi di uomini adulti, forse il surrogato dell’unico sguardo cercato, quello di un padre lontano, che ai suoi occhi l’ha rifiutata.
Ma Ozon non prende posizione, non giudica, non suggerisce facili chiavi di lettura. Lo sguardo si ferma rispettoso davanti al mistero di un’età della vita spesso incomprensibile, malinconica, assoluta. E forse per questo così affascinante e preziosa. Un quadro destabilizzante della famiglia, della società, dei rapporti sociali. Una messa in scena della vita che racconta solo rappresentazioni e non vere emozioni e sentimenti: dietro apparenze tranquillizzanti scorrono, sotterranei, desideri più profondi, istintivi, contraddittori, inspiegabili, spesso invisibili.

Giovane e bella
Regia: François Ozon
Sceneggiatura: François Ozon
Cast: Marine Vacth, Géraldine Pailhas, Frédéric Pierrot, Fantin Ravat, Johan Leysen
Produzione: Francia 2013

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Alessio Turazza

Consulente nel settore cinema e home entertainment, collabora con diverse aziende del settore. Ha lavorato come marketing manager editoriale per Arnoldo Mondadori Editore, Medusa Film e Warner Bros.

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