L’Auditorium Parco della Musica ospiterà le principali proiezioni e il tradizionale red carpet, mentre molti film delle sezioni collaterali troveranno spazio in altre sale della città. L’acquisto dei biglietti in prevendita può essere effettuato solo online sul sito Boxol e durante tutto il periodo della festa sarà comunque possibile acquistare i biglietti presso la Biglietteria centrale dell’Auditorium Parco della Musica.
Anche quest’anno il programma è molto ricco, con 18 film in concorso nella sezione principale Progressive Cinema. Abbiamo scelto le opere più interessanti e più attese, da tenere d’occhio quando usciranno nelle sale.
Cominciamo la nostra rassegna con Achilles, il film d’esordio del regista iraniano Farhad Delaram. L’opera racconta l’odissea di un ex regista, che ha visto la sua carriera e le sue aspirazioni artistiche annientate dal regime iraniano, e di una prigioniera politica: insieme decidono di fuggire per sottrarsi alla persecuzione della polizia. Un lungo viaggio da Teheran fino alla Turchia che cambierà radicalmente il corso delle loro vite.
Avant que les flammes ne s’éteignent è il titolo del primo lungometraggio del regista francese Mehdi Fikri. Il film racconta la dolorosa storia di una famiglia in cerca di verità e giustizia. A Strasburgo, in un quartiere abitato da immigrati nordafricani, un’auto prende fuoco. Il giovane Karin viene arrestato e muore in circostanze misteriose. La famiglia vuole fare chiarezza sull’accaduto, ma ben presto si scontra con l’atteggiamento intimidatorio della polizia, che minaccia la sorella di Karim. Tuttavia la sete di giustizia si dimostrerà più forte della paura. Il film è girato con i ritmi di un thriller e mette in luce l’atteggiamento discriminatorio e razzista che spesso è alla base di azioni violente da parte di alcuni componenti delle forze dell’ordine.
Fremont, firmato dal regista britannico di origini iraniane Babak Jalali, è un raffinato film introspettivo, girato in un essenziale bianco e nero, che ha il potere di concentrare ancora di più l’attenzione sui sentimenti dei protagonisti, bucando la superficie dell’immagine. La vicenda si svolge nella cittadina americana di Fremont, conosciuta come Little Kabul per la presenza di una numerosa comunità afgana. Rifugiati in cerca di un futuro all’interno di un contesto diffidente e dominato da un capitalismo cinico e spietato, che aumenta il senso di disorientamento esistenziale e di dolorosa solitudine.
Un silence, del regista belga Joachim Lafosse, è un’opera che affronta con una delicata e profonda analisi psicologica il tema degli abusi in ambito familiare. Un famoso avvocato, sposato da 25 anni, vede la sua vita vacillare quando i suoi figli decidono di intraprendere un percorso alla ricerca della verità. Splendidamente interpretato da Daniel Auteuil ed Emmanuelle Devos, è un film scomodo, che punta l’obiettivo su quanto possano essere pericolose le relazioni affettive disfunzionali.
Adrián Saba, il più talentuoso regista peruviano, presenta a Roma il suo nuovo lungometraggio: La erección de Toribio Bardelli. Il film è ambientato in una Lima notturna, caotica, torbida e malinconica, che fa da sfondo alla vicenda di un vecchio padre e dei suoi tre figli adulti. Tra caffè, locali notturni, ospedali e bordelli, Toribio e i suoi figli attraversano un universo drammatico e grottesco, straniante e a volte incomprensibile, cercando di tracciare un bilancio duro e spietato delle loro vite.