La centralità dello sviluppo professionale dei docenti nelle Ict
I percorsi di sviluppo professionale dei docenti dedicati alle Ict (o TIC, tecnologie dell’informazione e della comunicazione) e alle competenze digitali rappresentano un settore meritevole di grande attenzione.Ormai è nozione ampiamente condivisa dalla comunità internazionale la loro rilevanza strategica come leva per formare le abilità necessarie nella società nella conoscenza, e quindi la loro correlazione con i processi di sviluppo economico e sociale di un Paese (Unesco 2010). Inoltre, è altresì evidente quanto l’offerta di formazione in questo settore sia “attrattiva” e capace di mantenere elevata nel corso del tempo la domanda1, con ricadute positive nel lifelong learning in particolare per il contesto italiano (Ceccacci 2018).
L’interesse dei docenti verso la tematica è giustificabile per più motivazioni, non ultima delle quali l’oggettiva opportunità di semplificazione e miglioramento nell’area metodologico didattica o organizzativa; cresce inoltre la consapevolezza di quanto segnala, in vario modo e misura, la ricerca: non è l’introduzione delle nuove tecnologie a rendere più efficace il percorso di insegnamento apprendimento, ma le competenze degli insegnanti e la loro capacità di integrare gli strumenti con le metodologie innovative nel perseguire specifici risultati (Bonaiuti, Calvani, Menichetti 2017; Ferri, Moriggi 2018; Gui 2019; Pace, Mangione, Limone 2016; Rivoltella, Rossi 2019).
Quindi la formazione dei docenti nell’area del digitale è l’unica strada percorribile per conseguire gli obiettivi definiti nell’area della cittadinanza digitale, a cui giustamente è stato assegnato grande rilievo dalla Legge n. 92 del 20 agosto 2019 (art. 5).
Opportunità formative della Buona scuola
La Legge n. 107/2015 ha riservato un ruolo di rilievo al tema della didattica digitale, per promuovere la quale ha definito differenti percorsi di valorizzazione professionale.
L’art. 1, comma 58 è dedicato agli obiettivi del Piano nazionale per la scuola digitale, approvato con Dm 851/2015; alle lettere d) ed e) si fa riferimento a quanto corrisponde nel Piano alle azioni 25-27, dedicate alla formazione del personale docenti per l’innovazione didattica e organizzativa. Vi sono definite la figura dell’Animatore digitale, le funzioni del Team dell’innovazione e quelle del Presidio di pronto soccorso tecnico per le scuole del primo ciclo. Nel territorio, tra le istituzioni incaricate della progettazione e della realizzazione delle attività, figurano i Poli territoriali e gli Snodi formativi2.
L’art. 1 comma 124 introduce il Piano triennale di formazione per i docenti di ruolo in servizio, adottato con Dm n. 797 del 19 ottobre 2016 e appena concluso, che presenta tra le nove priorità strategiche Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento. Per la realizzazione degli itinera risultano centrali le istituzioni scolastiche capofila degli ambiti individuati nel territorio regionale e le scuole polo per la formazione.
Anche nel percorso di ingresso dei docenti neoassunti (art. 1, commi 115-120), disciplinato in base al Dm 850/2015 e ss.mm.ii., sono previsti canali istituzionali di formazione nell’ambito delle nuove tecnologie, sotto il titolo Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica, in corrispondenza a quanto indicato nel Pnsd all’azione 26.
Inoltre, l’accesso ad altri percorsi e iniziative proposti da enti accreditati è favorito attraverso la Carta del docente (art. 1, commi 121-123).
Per molte delle iniziative elencate, la piattaforma Sofia[3] ha rappresentato un’indispensabile interfaccia di supporto.
Nuove opportunità formative: iniziative in avvio
Quali iniziative sulle Ict sono oggi disponibili per il personale della scuola all’inaugurazione del nuovo percorso triennale? Nel panorama dell’offerta formativa possono essere segnalate continuità e discontinuità, oltre a significativi elementi di novità.
Interessante nuova opportunità è rappresentata da Future Smart Teachers4: un progetto sulle metodologie didattiche innovative e sulle tecnologie digitali nell’educazione promosso dal Ministero5, che propone percorsi formativi interregionali, nazionali e residenziali. I temi trattati, oltre ai corsi metodologici, riguardano IoT, app per i BES, Cyberbullismo, Steam, Gamification, realtà aumentata e virtuale, Coding, robotica educativa, Learning Object, ambienti di condivisione. Le scuole individuate come Future Labs, disseminate in varie regioni, sono sedi dei corsi. Per l’iscrizione è necessario registrarsi in piattaforma ed è prevista, alla conclusione della fase formativa, la raccolta delle best practices, che verrà messa a disposizione di docenti e istituzioni scolastiche in ambienti dedicati.
Altra novità è rappresentata dalle équipe formative territoriali6, costituite da un team di 120 docenti esperti in nuove tecnologie e metodologie didattiche innovative, attivi in tutte le regioni italiane7, che per un biennio saranno a disposizione delle istituzioni scolastiche del territorio di riferimento per promuovere azioni di formazione del personale docente. La loro azione è coordinata dagli Uffici scolastici regionali in risposta a richieste espresse su base locale, e quindi offre supporto per realizzare percorsi di valorizzazione professionale nel settore delle Ict progettati su necessità concrete e ben definite.
In questi giorni si stanno avviando anche le iniziative relative all’azione 25 del Pnsd (Formazione in servizio per l’innovazione didattica e organizzativa) da parte di quelle scuole che sono state selezionate in base all’avviso pubblico per le istituzioni scolastiche per la gestione di percorsi formativi nazionali e internazionali, in presenza e online, sulle metodologie didattiche innovative e sulle tecnologie digitali nell’educazione8. Le iniziative, destinate a docenti, dirigenti scolastici e Dsga, hanno l’obiettivo di potenziare le competenze trasversali e ordinamentali degli studenti, spaziando in un capo molto ampio e di grande interesse.
Sono in avvio inoltre i percorsi dedicati ai docenti neoassunti nell’a.s. 2019/20209, nei quali non si riscontrano scollamenti rispetto all’anno precedente: è infatti riconfermata la struttura del laboratorio formativo sui temi previsti dall’art. 8 del Dm 850/2015, quindi anche su Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica.
Nuove opportunità formative: iniziative in fase di progettazione
Sono in fase di progettazione invece le iniziative previste dalla nota Dgper n. 49062 del 28 novembre 2019, relative al Piano nazionale formazione docenti 2019-2022, nella quale sono indicate le nuove dieci priorità del triennio entrante. Tra esse è presente Il Piano nazionale Scuola Digitale, con particolare riferimento alla cittadinanza digitale.
I corsi che verranno proposti avranno una diversa impostazione organizzativa: il 60% delle risorse finanziarie disponibili verrà trasferita dalle scuole polo per la formazione degli ambiti territoriali direttamente alle singole istituzioni scolastiche, per far fronte a bisogni formativi specifici su quanto autonomamente deliberato dalle scuole, coerentemente con gli obiettivi del proprio Ptof e con le priorità strategiche nazionali. Il restante dei fondi sarà utilizzato per la gestione coordinata su programmazione dell’amministrazione.
Le scuole avranno un protagonismo rinnovato e potenziato: potranno realizzare attività sul digitale, aperte anche ai docenti non di ruolo, centrate su precise necessità, che attingeranno però a budget non molto consistenti in ragione della ripartizione capillare. Per ovviare a questo potranno ricorrere, nella definizione dei Piani formativi di istituto, anche a modalità quali il peer to peer, la ricerca-azione, i gruppi di approfondimento, inclusa l’autoformazione, oppure organizzare attività in rete con altre scuole.
Parimenti, in fase di progettazione sono quei percorsi sulle Ict dedicati all’inclusione scolastica. La nota Dpit n. 2215 del 26 novembre 2019 prevede per il presente a.s. l’organizzazione in ogni provincia italiana da 1 a 4 moduli formativi di secondo livello, progettati e gestiti dalle scuole polo per l’inclusione individuate sul territorio, rivolti ai docenti esperti, con compiti di referente o tutor, quali coordinatori dell’inclusione per ogni scuola. Le tecnologie informatiche figurano tra i quattro temi prioritari dei moduli formativi, per promuovere l’utilizzo di software dedicati e strumenti compensativi.
Come segnalato anche nella già citata nota Dgper 49062/2019, resta la libera scelta del docente, per accedere, grazie all’uso della Carta del docente tramite la piattaforma Sofia, a un’offerta degli enti accreditati assai diversificata e ampia di corsi sul tema delle Ict.
Canali di informazione sulle iniziative del territorio
Per una panoramica delle iniziative formative nel proprio territorio, oltre a quelle del Piano formativo dell’istituto dove prestano servizio, i docenti possono appunto ricorrere alla piattaforma Sofia. È pur vero che la ricerca dei corsi di interesse per tematica non è sempre agevolissima, e che per l’iscrizione è di grande aiuto essere in possesso del codice di riferimento. Utile suggerimento è quello di consultare con puntualità le news presenti in tutte le home page degli Uffici scolastici regionali, che, svolgendo un’ineludibile funzione di raccordo e monitoraggio, costituiscono un nodo informativo prezioso per l’orientamento della scelta.
Biliografia
G. Bonaiuti, A. Calvani, L. Menichetti, Le tecnologie educative. Criteri per una scelta basata su evidenze, Carocci, Roma 2017.
L. Ceccacci, Teachers’ training in Marche Region (IT): ICT and continuing professional development, in “Form@re”, Firenze University Press, n. 2 (2018).
P. Ferri, S. Moriggi, A scuola con le tecnologie. Manuale di didattica digitalmente aumentata, Mondadori, Milano 2018.
M. Gui, Il digitale a scuola. Rivoluzione o abbaglio?, il Mulino, Bologna 2019.
Oecd, Talis. 2013 Results. Teaching and Learning International Survey. The Oecd Teaching and Learning International Survey, Oecd 2014.
Oecd, Talis. 2018 Results. Teachers and School Leaders as Lifelong Learners, Oecd 2019.
R. Pace, G.R. Mangione e P. Limone (a cura di), Dimensione didattica, tecnologica e organizzativa. La costruzione del processo di innovazione a scuola, FrancoAngeli 2016.
P.C. Rivoltella, P.G. Rossi, Il corpo e la macchina. Tecnologia, cultura, educazione, Morcelliana 2019.
Unesco, Quadro di riferimento delle competenze per i docenti sulle Tic, Unesco 2010.
Note
1. A tale proposito si vedano le ricerche Talis (Teaching and Learning International Survey) del 2018 e del 2013 (Oecd 2019, 2014).
2. Per la loro disseminazione territoriale si veda https://www.google.com/maps/d/viewer?mid=1uf_3M9jnKXJZDKTyRl-0t0EMKQM&ll=41.71189183721613%2C12.937616050000088&z=6
3. Di cui alla nota Dgper n. 22272 del 19 maggio 2017.
4. Si veda https://www.futuresmartteacher.it/
5. Di cui alla nota Dgefid n. 28552 del 6 novembre 2018.
6. Si veda https://www.istruzione.it/scuola_digitale/equipe_formative.shtml
7. Di cui al decreto Dgefid n. 356 del 18 settembre 2019.
8. Di cui all’avviso Dgefid n. 28552 del 6 novembre 2018.
9. Con modalità definite in base alla nota Dgper n. 39553 del 4 settembre 2019.