Le celebrazioni per il centenario della Prima guerra mondiale, già iniziate l’anno scorso in tutta Europa, occuperanno un posto di particolare rilievo anche nel panorama italiano. Il 24 maggio 1915 l’Italia entrava in guerra. Le ostilità erano aperte da poche ore quando gli aerei austriaci puntarono su Venezia. La popolazione, elettrizzata, si affacciò alle finestre per assistere al lancio delle bombe e alle reazioni della difesa. Le altane degli edifici più alti della città si attrezzarono per ospitare le vedette, che avrebbero montato la guardia a turno ripetendo come un’eco, dal tramonto all’alba, il grido destinato ad accompagnare le notti dei veneziani negli anni della guerra, “Per l’aria, buona guardia”, ideato da Gabriele D’Annunzio. Non s’immaginava ancora che il conflitto si sarebbe trasformato in un’interminabile, massacrante guerra di trincea, e che molte città avrebbero subito pesanti distruzioni, preludio alle devastazioni della Seconda guerra mondiale.
Quest’anno ricorre inoltre il centenario del violento terremoto della Marsica, 11° grado della scala Mercalli, che il 13 gennaio 1915 colpì l’Abruzzo e parte del Lazio, ma le cui scosse furono avvertite fino alla Pianura Padana. L’Italia stava entrando in guerra, le risorse erano concentrate sull’imminente conflitto e questo rallentò la ricostruzione. Avezzano fu rasa al suolo, così come Pescina dei Marsi, luogo di nascita di Ignazio Silone, che ricorda il terremoto in Incontro con uno strano prete, nella raccolta Uscita di sicurezza: “I soccorsi stentavano a mettersi in opera. Gli atterriti superstiti vivevano nelle vicinanze delle case distrutte, in rifugi provvisori. Si era in pieno inverno, quell’anno particolarmente rigido. Nuove scosse di terremoto e burrasche di neve ci minacciavano. Gli asini i muli le vacche le pecore, per la distruzione delle stalle, erano anch’essi raccolti in recinti di fortuna. E la notte portava i lupi, attirati dal forte e caldo odore del bestiame non più protetto dalle stalle. […] Un’irresistibile fame li spingeva a valle. L’odore degli armenti all’aria aperta li rendeva oltre ogni misura audaci, temerari, quasi pazzi. Per tenerli lontani bisognava in permanenza tenere grandi fuochi accesi. Durante certe notti gli urli delle belve non lasciavano prendere sonno. Solo la luce del giorno portava una tregua”.
Due importanti anniversari storici si ricollegano al mondo del diritto. Nel 565, 1450 anni fa, moriva l’imperatore Giustiniano I, che promosse il riordinamento del diritto romano nel Corpus iuris civilis, ancora oggi alla base del diritto civile; mentre nel 1215, 800 anni fa, il re d’Inghilterra Giovanni Senzaterra emanava la Magna Charta (Magna Charta Libertatum), che accoglieva le richieste di vescovi e nobili, riducendo i poteri della monarchia e riconoscendo l’inviolabilità dei diritti individuali. Cinquant’anni dopo, nel 1265, Simon de Montfort, conte di Leicester, convocava il primo Parlamento inglese.
Il 2015 segna inoltre il quinto centenario della cruenta Battaglia di Marignano (1515), oggi Melegnano, in Lombardia. L’episodio, noto come Battaglia dei giganti, segnò l’inizio del cammino della Svizzera verso la neutralità.
Quest’anno si ricorda inoltre il trasferimento, 150 anni fa, nel 1865, della capitale d’Italia da Torino a Firenze, avvenimento che verrà celebrato con varie iniziative nel capoluogo toscano.
Nel 2015 ricorrono il terzo centenario della scomparsa di Luigi XIV (1715), il Re Sole, simbolo dell’assolutismo monarchico, che fece della Francia una grande potenza europea; e il secondo centenario della fucilazione di Gioacchino Murat, re di Napoli e cognato di Napoleone. E proprio a Napoleone Bonaparte è legata un’importante serie di anniversari: la conclusione del Congresso di Vienna nel 1815, che ridisegnò l’Europa dopo la rivoluzione francese e le campagne napoleoniche; la fuga di Napoleone dall’Isola d’Elba e la decisiva battaglia di Waterloo, in Belgio, nel giugno 1815, che segnò la definitiva sconfitta dell’imperatore, esiliato a Sant’Elena.
Nel 1865, 150 anni fa, si concludeva la Guerra di secessione americana, con la resa dell’esercito sudista alle forze armate del nord. Lo stesso anno, il Congresso degli Stati Uniti, con il XIII emendamento alla Costituzione, abolì la schiavitù, e l’artefice del provvedimento, il presidente Abraham Lincoln, fu assassinato durante una rappresentazione teatrale.
Il 2015 segna anche l’ottavo centenario della nascita di Kublai Khan (1215), condottiero mongolo e fondatore del primo impero cinese della dinastia Yuan e il 150° anniversario dell’abolizione della pena di morte a San Marino. Nel 1965, 50 anni fa, con l’operazione Rolling Thunder iniziavano i violenti bombardamenti americani nella guerra del Vietnam.
Nel campo della letteratura, il 2015 ricorda il 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri (1265), padre della lingua italiana. Le celebrazioni avranno luogo in varie città, da Firenze a Ravenna, nominata Capitale Italiana della Cultura 2015. Per l’occasione, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha indetto il concorso nazionale Un logo per Dante, destinato alle scuole di ogni ordine e grado [senza dimenticare il Premio di Lettura Dantesca, giunto alla terza edizione, N.d.R.]
Il 1815, 200 anni fa, è l’anno della nascita dello scrittore inglese Anthony Trollope e della scomparsa del nobile polacco Jan Potocki, autore del Manoscritto trovato a Saragozza; nel 1865, 150 anni fa, nascevano il poeta irlandese William Butler Yeats e lo scrittore inglese Rudyard Kipling, autore del Libro della giungla – testo base dello scautismo di Robert Baden-Powell -, ma anche di Kim, Capitani coraggiosi e della bellissima Se (If); il 1865 segna inoltre la scomparsa della scrittrice britannica Elizabeth Gaskell. Quest’anno ricorre il centenario della nascita del drammaturgo americano Arthur Miller, di cui ricordiamo Morte di un commesso viaggiatore, dello scrittore canadese Saul Bellow e della scomparsa dell’italiano Scipio Slataper. Nel 1965, cinquanta anni fa, scomparivano il poeta americano Thomas Stearns Eliot e lo scrittore britannico William Somerset Maugham.
Nel 2015 compiono 200 anni Emma di Jane Austen e 150 anni Alice nel Paese delle meraviglie di Lewis Carroll, e Dalla terra alla luna di Jules Verne, mentre nel 1915 usciva La metamorfosi di Franz Kafka.
Quest’anno ricorrono la scomparsa nel 1165, 850 anni fa, del viaggiatore e geografo arabo Muhammad al-Idrīsi, che raccolse per Ruggero II di Sicilia i risultati dei suoi studi e delle sue esplorazioni nel testo noto come Il libro di Ruggero, alla base della moderna geografia (e a questo proposito segnaliamo che nel 1565, 450 anni fa, venne fondata la città di Rio de Janeiro); la nascita, nel 1265, 750 anni fa, del filosofo scozzese Duns Scoto; nel 1515 quella del filologo Vincenzo Borghini; la scomparsa, nel 1865, del filosofo e politico francese Pierre-Joseph Proudhon.
Quattrocento anni fa, nel 1615, nasceva Papa Innocenzo XII, che prese posizione contro il nepotismo dilagante nella Chiesa; nel 1215 San Domenico di Guzmán fondava l’ordine domenicano e cinquant’anni fa si concludeva il Concilio Vaticano II. Ricorrono quest’anno 850 anni dalla scomparsa di Santa Rosalia (1165) e il quinto centenario della nascita di Santa Teresa d’Avila (1515), mistica spagnola. Nel 2015 si celebrano inoltre due santi particolarmente vicini ai giovani: San Filippo Neri nel quinto centenario della nascita (1515), il santo della gioia (“Scrupoli e malinconia, fuori da casa mia”), e San Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani, a duecento anni dalla nascita.
Anche il campo della ricerca, della scienza e della tecnica presenta anniversari importanti. Quattrocento anni fa, nel 1615, scompariva Giovanni Battista Della Porta, autore di Magiae naturalis sive de miraculis rerum naturalium libri IV, una sorta di compendio di scienza applicata pubblicata a Napoli nel 1558, e nel 1515 il grande tipografo Aldo Manuzio, che nella sua stamperia di Venezia aveva aperto la strada alla moderna editoria.
Ricorre quest’anno il 250° anniversario della nascita di Joseph Nicéphore Niépce (1765), uno dei padri fondatori della fotografia, alla costante ricerca delle sostanze più sensibili alla luce; e dell’inventore americano Robert Fulton, che portò a realizzazione le ricerche in atto sulla navigazione a vapore e, con il sostegno di Napoleone, nel 1801 costruì il sommergibile Nautilus. Duecento anni fa, nel 1815, nasceva la matematica inglese Ada Lovelace, considerata la prima informatica della storia per le sue ricerche relative alla macchina analitica di Charles Babbage e per il primo algoritmo destinato a essere elaborato da una macchina. Sempre nel 1815 moriva Franz Anton Mesmer, il medico tedesco che sviluppò la teoria del “mesmerismo”, anticipando le ricerche sull’ipnosi; e cinquanta anni fa, nel 1965, Albert Schweitzer, medico e filosofo, che dedicò la sua vita alla cura dei malati di lebbra in Africa.
Nel 2015 ricorre il centenario della teoria della relatività di Albert Einstein, che avrà un posto di grande rilievo nell’ambito delle celebrazioni dedicate all’Anno della luce. Il 1965 vide importanti passi avanti nell’esplorazione dell’universo: nell’ambito della missione sovietica Voschod 2, il cosmonauta Alexej Leonov lasciò la navicella a cui rimase collegato con una corda e fluttuò liberamente, per la prima volta nella storia, nello spazio.
Sempre nel 1965 si inaugurava ufficialmente, alla presenza del presidente della Repubblica francese Charles de Gaulle e della repubblica italiana Giuseppe Saragat, il traforo del Monte Bianco, di cui nel 2012 è già stato celebrato il completamento e l’incontro di operai e tecnici dei due paesi.
Nel campo dell’arte, nel 1015 vennero gettate le fondamenta della cattedrale di Strasburgo e nel 1115 San Bernardo fondò l’abbazia di Clairvaux.
Ricorrono quest’anno 500 anni dalla nascita del pittore e incisore tedesco Lucas Cranach il giovane (1515), e 400 da quella del pittore napoletano Salvator Rosa (1615). Nel 1665, 350 anni fa, moriva il grande pittore francese Nicolas Poussin, e 250 anni fa, nel 1765, il pittore e architetto Giovanni Paolo Pannini. Nel 1815 nasceva la fotografa inglese Julia Margaret Cameron e nel 1865 il pittore svizzero Félix Vallotton. Nel 1915 nascevano Alberto Burri, Salvatore Fiume e l’illustratore Walter Molino. Il 1915 segna anche la scomparsa dell’illustratore inglese Walter Crane, grande esponente del movimento Arts and Crafts; mentre il 1965 quella del pittore naif Antonio Ligabue e dell’architetto Le Corbusier.
Nel campo della musica e dello spettacolo, nel 1865 nasceva il compositore finlandese Jean Sibelius, mentre era messa in scena per la prima volta l’opera Tristano e Isotta di Richard Wagner. Nel 1915 nascevano Edith Piaf e Frank Sinatra, Ingrid Bergman e i registi Orson Welles e Mario Monicelli; nel 1965 veniva fondato il gruppo dei Doors, mentre i Beatles ricevevano dalla regina Elisabetta l’alta onorificenza di Membri dell’Ordine dell’Impero Britannico.
Sempre cinquanta anni fa, Vittorio de Sica vinceva l’Oscar per il film Ieri, oggi e domani e andava in onda la prima edizione di Giochi senza frontiere, trasmissione televisiva prodotta dall’Unione Europea di Radiodiffusione (UER). La prima idea di un gioco collettivo derivava dalla trasmissione italiana Campanile sera, ripresa in Francia con il titolo Interville e poi riproposta in Italia come Giochi senza frontiere, per indurre i giovani europei a familiarizzare e a conoscersi meglio sfidandosi in una serie di tornei. Se nel 1965 gli unici partecipanti erano Italia, Francia, Germania Ovest e Belgio, nel 1978 il programma aprì all’Europa dell’est con la partecipazione della Jugoslavia.
E dopo un anniversario giocoso, un anniversario dolce e goloso. In occasione del Carnevale di Torino del 1865, la maschera ufficiale torinese, Gianduia, offrì agli spettatori della parata dei cioccolatini fatti a barchetta (Givu, “mozzicone” in dialetto piemontese) e acconsentì a farli chiamare con il suo nome. Nasceva così, 150 anni fa, il Gianduiotto Caffarel.