Senza parole l’onda immensa di ogni ricordo e di tutte le infinite possibilità non lascerebbe altre vie di scampo che la morte o l’oblio. Riflessioni tra il Borges di Funes o della memoria e L’altra figlia di Annie Ernaux.
Da Raffaello a Leopardi, da Pericle Fazzini a Franco Scataglini, le Marche sono da sempre terra dove arte e letteratura si esprimono con altissimi risultati. Ancor oggi molte tra le migliori voci della poesia italiana provengono da quelle contrade: Cristina Babino ne ha raccolte alcune chiedendo loro di confrontarsi, in prosa, con opere d'arte legate al territorio.
Ci sono libri non finiti che hanno in sé la forza evocativa del capolavoro e la misteriosa ambiguità dell’incompletezza. Tra questi c’è sicuramente "Il silenzio" di Biamonti.
Combinando le sue parole con novanta suggestive immagini di Francesco Pernigo, Michele Mari ci propone un labirintico attraversamento delle sue case, e delle sue cose, sul labile confine che separa – e quindi unisce – realtà biografica e spazio della scrittura.
Quindici anni di dialogo tra familiari delle vittime ed ex terroristi e un lungo percorso di riparazione, nell’ignoranza dei più e nel silenzio della stampa.
La traduzione del saggio di Marielle Macé è una riflessione sulla lettura come promessa di senso e vero e proprio strumento ermeneutico, e sulla forza del riflesso dei libri e delle forme.
Il conte di Montecristo per lettori suscettibili: come vestire i panni di Edmond Dantès e delle sue numerose incarnazioni e farla franca. Decima puntata: rispecchiarsi nel racconto degli altri.