Quattro poesie di Alessandra Carnaroli

Tempo di lettura stimato: 2 minuti
Le prime due poesie sono tratte da “Ex-voto” (Oèdipus, 2017), un’opera in cui il corpo è rappresentato nel momento del trauma, di fronte alla paura del dolore, del decadimento e della morte. La terza poesia è ripresa dalla raccolta “Primine” (edizioni del verri, Milano 2017). Ha scritto Andrea Cortellessa nella prefazione al libro: «Davvero questa scrittura povera che è la poesia di Alessandra Carnaroli si presenta come una scrittura del trauma. Ma non ha bisogno di ostenderne le stimmate: il trauma non è quello che ci mostra, bensì quello che è. Una parola che salta e si rannicchia in un angolo, una parola annegata, una parola dislessica: selvaggia come il nero cuore del mondo che, presto o tardi, farà in modo che moriremo tutti». La quarta poesia è tratta dalla raccolta inedita “Poesie con katana”.
x
F. Pasquali, mostra Plastic Resonance alla Leila Heller Gallery di New York, settembre-ottobre 2016. Dettaglio. © the artist.

mia madre è un torroncino
sperlari
fuori stagione invernale
nessuno
ha il coraggio
di scartarlo
sicuramente è
andato a male
dovrebbe
finire nel secco
non compostabile
questo ritrovato chimico
eppure edibile che
sopravvive in funzione dei conservanti
soluzione idratante
sali minerali
proteine
edulcoranti sulla tua faccia
ogni tanto smorfie
che sembrano sorrisi.

Ti lamenti e ti
do la pillola
penso sia un
gesto di pietà
estrema
per i tuoi nervi coraggio
che restano incatenati
ai muscoli
a volte immagino
la tua morte
come una scarcerazione
dovrei nasconderti
le lame
nel pannolone

***

Una mamma non vorrebbe
mai sapere di un figlio
in queste condizioni
le lastre sul tavolo
come se scegli
mutande dalle bancherelle
è una mascella
guardi questa, signora/o quella
Ti spiegano del tumore
le terapie
e quant’altro
lo dice il dottore
la percentuale
di possibilità
Succede che ascolti
ma non capisci bene
è come vedere il meteo
se piove
ma in cinese

ecco lo riconosce?

Mi scusi ma
di mio figlio
più spesso
vedo l’esterno

***

mangio foglie
scondite
io bambina modella
bionda
con le costole a vista
le extenscion da
cubista
mia madre

si preoccupa
per la mia adolescenza
ma io a sette anni posso già fare
senza

pasta e pane

potrebbe essere dice crepet
una richiesta d’aiuto

allora

diamole un imbuto
schiacciamo la banana
ricominciamo dal semolino

frulliamo il suo lettino
la stanza
i compiti
papà e mamma

versiamo a forza

Murini / inserisci un emoji

sperimentiamo prima
sui topolini
ma in questo caso
saltiamo diretti
l’evoluzione
della specie / cane che muove il sedere con cuore

somministriamo cura
per non perdere
mi piace / faccia che strizza l’occhio e fa la linguaccia faccia che bacia

genitore
di
bambino roditore
fa audience / faccia sorridente con occhiali da sole wow cuore cuore

Condividi:

Alessandra Carnaroli

È nata a Fano e vive a Piagge; insegna in una scuola dell’infanzia. Ha pubblicato i libri di poesie “Taglio intimo” (2001), “Femminimondo” (2011), “Animalier” (2013), “Sei Lucia” (2014), “Elsamatta” (2015, finalista al Premio Pagliarani 2016), “Primine” (2017, finalista al Premio Pagliarani nel 2017), “Ex-voto” (2017).

Contatti

Loescher Editore
Via Vittorio Amedeo II, 18 – 10121 Torino

laricerca@loescher.it
info.laricerca@loescher.it