Musei per tutti i gusti

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Approfittiamo delle feste di Natale per andare a visitare un museo. Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti. E il 28 dicembre l’ingresso ai luoghi statali è gratuito, anche negli orari serali.

Museo-Egizio

Fin dai tempi più antichi l’uomo ha raccolto e conservato gli oggetti che più lo incuriosivano e destavano la sua meraviglia. Svincolati dalla loro funzione utilitaristica, questi oggetti venivano raggruppati in base a criteri simbolici, magici o estetici.
Durante il Medioevo, le chiese sono state i primi veri contenitori degli oggetti di meraviglia. In chiesa veniva esposto ciò che la comunità riteneva degno di essere conservato, dalle suppellettili preziose alle reliquie, dagli oggetti esotici – uova di struzzo, costole di balena scambiate per ossa di drago, coccodrilli, noci di cocco, rami di corallo – ai reperti antichi.
Nel Rinascimento inizia a formarsi il museo moderno, mentre acquista valore una precisa categoria di oggetti, le opere d’arte, che vengono commissionate dai principi per esibire ricchezza e potere. Nascono le collezioni di antichità e si diffonde l’interesse per gli oggetti e gli strumenti scientifici.
Oggi, se vogliamo visitare un museo, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. Negli ultimi anni il museo si è aperto alla città, coinvolgendola in iniziative, cercando di parlare un linguaggio accessibile a tutti i visitatori e ponendosi non soltanto come luogo di conservazione degli oggetti, ma anche come occasione di ricerca, educazione e piacere.
Non esiste un modello di museo valido per tutti: ogni museo ha la sua storia e la sua identità. A volte alla base di una raccolta c’è il gusto di un collezionista, a volte c’è un’idea, un tema che viene raccontato attraverso gli oggetti esposti. Esistono musei di arte e di archeologia, musei storici, musei delle forze armate, musei della scienza e della tecnologia, musei etnografici – dedicati alle popolazioni extraeuropee o alle tradizioni e alle comunità locali -, musei tematici (pensiamo, ad esempio ai musei del cinema, della scuola, del giocattolo, delle figurine, del mare).
I siti ufficiali dei vari musei sono la fonte più attendibile per organizzare una visita. Informazioni sui musei si possono trovare anche nei siti di soprintendenze, comuni e province, senza dimenticare i musei diocesani. Una pagina del sito del Ministero dei beni culturali ci può aiutare nella ricerca del museo più vicino o più adatto a noi. In un precedente articolo abbiamo già segnalato il sito Kids Art Tourism che può dare utili indicazioni per i piccoli visitatori, ricordando che moltissimi musei offrono servizi didattici e laboratori per bambini.
È importante la presenza dei ragazzi nei musei. Perché, come ricorda il motto esposto al Museo nazionale di Kabul: “Una nazione è viva, finché è viva la sua cultura”.

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Elena Franchi

È storica dell’arte, giornalista e membro di commissioni dell’International Council of Museums (ICOM).
Candidata nel 2009 all’Emmy Award, sezione “Research”, per il documentario americano “The Rape of Europa” (2006), dal 2017 al 2019 ha partecipato al progetto europeo “Transfer of Cultural Objects in the Alpe Adria Region in the 20th Century”.
Fra le sue pubblicazioni: “I viaggi dell’Assunta. La protezione del patrimonio artistico veneziano durante i conflitti mondiali”, Pisa, 2010; “Arte in assetto di guerra. Protezione e distruzione del patrimonio artistico a Pisa durante la Seconda guerra mondiale”, Pisa, 2006; il manuale scolastico “Educazione civica per l’arte. Il patrimonio culturale come bene dell’umanità”, Loescher-D’Anna, Torino 2021.
Ambiti di ricerca principali: protezione del patrimonio culturale nei conflitti (dalle guerre mondiali alle aree di crisi contemporanee); tutela e educazione al patrimonio; storia della divulgazione e della didattica della storia dell’arte; musei della scuola.

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