La Lettura ad Alta Voce è una pratica di civiltà; la Lettura ad Alta Voce favorisce l’ascolto e la relazione; la Lettura ad Alta Voce fa crescere le persone.
La Lettura ad Alta Voce è una pratica di civiltà;
la Lettura ad Alta Voce favorisce l’ascolto e la relazione;
la Lettura ad Alta Voce fa crescere le persone;
la Lettura ad Alta Voce è un modo per sviluppare competenze in chi legge e in chi ascolta;
la Lettura ad Alta Voce è un modo semplice ed efficace di fare volontariato culturale;
la Lettura ad Alta Voce è un potente antidoto alla crisi economica e morale;
la Lettura ad Alta Voce è semplice e fruibile;
la Lettura ad Alta Voce si può diffondere facilmente;
la Lettura ad Alta Voce non conosce limiti di età né di ceto sociale;
la Lettura ad Alta Voce è gradevole;
la Lettura ad Alta Voce tesse legami;
la Lettura ad Alta Voce sviluppa l’immaginazione;
la Lettura ad Alta Voce migliora la salute fisica;
la Lettura ad Alta Voce fa bene ai bambini, ai giovani, agli adulti, agli anziani;
la Lettura ad Alta Voce non fa distinzioni di generi;
la Lettura ad Alta Voce è coinvolgente;
la Lettura ad Alta Voce è un servizio;
la Lettura ad Alta Voce è utile;
la Lettura ad Alta Voce favorisce lo sviluppo umano equilibrato.
Questo è quanto si legge sul sito di Nausika – Scuola di Narrazioni “Arturo Bandini”, nell’area dedicata al progetto LaAV – Lettura ad Alta Voce.
Che cos’è LaAV? È un’associazione di circoli ed è fatta da volontari: persone di età, formazione, condizione sociale e convinzione politica e religiosa eterogenee, che prestano il loro tempo e la loro voce per leggere libri agli altri. Altri che stanno in istituti per anziani, reparti pediatrici e non, centri per disabili, centri giovanili. L’unica competenza richiesta, si legge nella presentazione dell’associazione, è quella di saper leggere, e d’essere animati dalla “volontà di dedicare del tempo agli altri per condividere, ad Alta Voce, le proprie letture”.
Ci è sembrata un’iniziativa talmente bella e utile da meritare d’essere condivisa e promossa.
Qui il sito dell’associazione: troverete tutte le informazioni, il regolamento, i contatti (per conoscere le iniziative, gli appuntamenti, dove si trova il circolo più vicino, o come aprirne uno nella propria città).
Esiste anche una pagina Facebook.
Qui, invece, la storia di com’è nata LaAV (chi, come, quando, perché, come) e di tutto ciò che la anima, nelle parole appassionate della responsabile comunicazione.
Ancora, per contribuire al crowdfunding e finanziare “dal basso” il progetto e la V giornata nazionale (che si terrà il giorno del compleanno della LaAV, il 21 marzo, ad Arezzo), basta seguire le semplici indicazioni che si trovano qui.
La LaAV è giustamente e profondamente convinta del fatto che ogni occasione sia buona per leggere. E quando l’occasione non c’è, la si crea. Ad esempio, con incursioni futuriste e letture estemporanee in negozi affollati: è la guerrilla letteraria, di cui si possono ammirare alcune azioni nei video di seguito.
Senza dimenticare i padrini e le madrine delle “Giornate nazionali LaAV (letture ad alta voce)”: il secondo anno l’onore è toccato all’antropologa francese Michèle Petit, autrice di Elogio della lettura: una sua bella intervista, qui: