Nel mondo almeno il 13% delle persone di età compresa tra 10 e 19 anni vive con un disturbo di salute mentale diagnosticato: disturbi d’ansia, disturbi depressivi, schizofrenia, disturbo bipolare, disturbi alimentari, disturbi dello spettro autistico, disturbo da deficit di attenzione/iperattività, disturbo della condotta, disabilità intellettiva idiopatica dello sviluppo e altri disturbi mentali.
L’ansia e la depressione costituiscono oltre il 40% dei disturbi della salute mentale tra i giovani (tra i 10 ei 19 anni), seguiti da disturbi della condotta (20,1%) e dal Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (19,5%).
L’autolesionismo è tra le principali cause di morte fra gli adolescenti. Rappresenta la quarta causa di morte dei giovani tra i 15 ei 19 anni, dopo gli incidenti stradali, la tubercolosi e la violenza interpersonale. Nell’Europa orientale e nell’Asia centrale è la principale causa di morte per i giovani di quella fascia di età, e la seconda causa più alta nell’Europa occidentale e nel Nord America.
Il disagio psicologico tra i giovani sembra aumentare. I tassi di depressione in un campione rappresentativo a livello nazionale di adolescenti statunitensi (di età compresa tra 12 e 17 anni) sono aumentati dall’8,5% dei giovani adulti al 13,2% tra il 2005 e il 2017.
Disturbi emotivi
I disturbi emotivi sono molto comuni tra gli adolescenti. I disturbi d’ansia (che possono comportare panico o eccessiva preoccupazione) sono i più diffusi in questa fascia di età e più comuni tra gli adolescenti più grandi che tra quelli più piccoli. Si stima che il 3,6% dei ragazzi fra i 10-14 anni e il 4,6% fra i 15 e i 19 soffrano di un disturbo d’ansia. La depressione si manifesta nell’1,1% degli adolescenti tra i 10 e i 14 anni e nel 2,8% di quelli tra 15 e 19 anni. Depressione e ansia condividono alcuni degli stessi sintomi, inclusi cambiamenti di umore rapidi e inaspettati.
Disturbi comportamentali
I disturbi comportamentali sono più comuni tra gli adolescenti più giovani rispetto a quelli più grandi. Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), caratterizzato da difficoltà a prestare attenzione, vivacità e impulsività eccessive e non appropriate all’età, si verifica nel 3,1% dei giovani di età compresa tra 10 e 14 anni e nel 2,4% di quelli di età compresa tra 15 e 19 anni1. Il disturbo della condotta (che include sintomi di comportamento distruttivo o provocatorio) si verifica tra il 3,6% dei giovani di 10-14 anni e il 2,4% di quelli di età compresa tra 15 e 19 anni. I disturbi comportamentali possono avere un impatto fortemente negativo sull’istruzione degli adolescenti e i disturbi della condotta possono sfociare in comportamenti criminali.
Problemi alimentari
I disturbi alimentari, come l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa, emergono comunemente durante l’adolescenza e la giovane età adulta. Comportano comportamenti alimentari anormali e una eccessiva preoccupazione per il cibo, accompagnati nella maggior parte dei casi da preoccupazione per il peso e la forma corporea. L’anoressia nervosa può portare a morte prematura, spesso a causa di complicazioni mediche o di suicidio, e si accompagna a una mortalità più elevata rispetto a qualsiasi altro disturbo mentale.
Psicosi
Le condizioni che includono sintomi di psicosi emergono più comunemente nella tarda adolescenza o nella prima età adulta. I sintomi possono includere allucinazioni o deliri. Queste esperienze possono compromettere la capacità di un adolescente di partecipare alla vita quotidiana e all’istruzione, e spesso portano a stigma o a violazioni dei diritti umani.
Suicidio e autolesionismo
Come già detto, il suicidio è la quarta causa di morte negli adolescenti più grandi (15-19 anni). I fattori di rischio legati a suicidio sono molteplici e includono l’uso di alcol, abusi durante l’infanzia, lo stigma contro la ricerca di aiuto, le barriere all’accesso alle cure.
Comportamenti a rischio
Molti comportamenti che comportano un rischio per la salute, come l’uso di sostanze psicoattive o comportamenti sessuali rischiosi, iniziano durante l’adolescenza. Rappresentano una strategia (negativa) per far fronte alle difficoltà emotive e hanno un grave impatto sul benessere mentale e fisico di un adolescente.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, a livello mondiale, la prevalenza del consumo episodico intenso di sostanze stupefacenti tra gli adolescenti tra 15 e 19 anni era del 13,6% nel 2016, con i maschi più a rischio1.
L’uso di tabacco e cannabis rappresenta un’ulteriore preoccupazione. Molti fumatori adulti hanno fumato la prima sigaretta prima dei 18 anni. La cannabis è la droga più utilizzata tra i giovani: circa il 4,7% dei giovani di età compresa tra 15 e 16 anni ne ha fatto uso almeno una volta nel 20182.
La perpetrazione di violenza è un comportamento a rischio che può aumentare la probabilità di un basso livello di istruzione, lesioni, coinvolgimento in reati o morte. La violenza interpersonale è stata classificata tra le principali cause di morte dei ragazzi adolescenti più grandi nel 20193.
Nonostante la sempre maggiore attenzione all’importanza della salute mentale, mancano dati empirici completi. I dati attualmente utilizzati per estrapolare le stime di prevalenza dei disturbi mentali adolescenziali si basano su pochi studi, che spesso utilizzano campioni piccoli e non rappresentativi, offrendo solo un’istantanea molto ristretta della situazione attuale. L’entità reale dei disturbi di salute mentale tra gli adolescenti potrebbe essere più grave di quanto suggeriscono le stime a disposizione.
Tratto da: UNICEF, The State of the World’s Children, 2021, consultabile all’indirizzo: https://www.unicef.org/re]ports/state-worlds-children-2021.
Traduzione di Francesca Nicola
NOTE
1. WHO, Global status report on alcohol and health, 2018.
2. WHO, World Drug Report, 2020.
3. WHO, 2019 Global Health Estimates (GHE), 2020.