Filosofia

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Nel 2003 è uscito, a cura di Marco Bersanelli e Mario Gargantini, un volume dedicato allo stupore individuato come ciò che è all’origine della scienza. Il titolo del volume è tanto suggestivo quanto, a mio parere, infelice: Solo lo stupore conosce. Come spiegato dai curatori nell’introduzione, l’espressione è da loro ripresa da Gregorio di Nissa. LEGGI
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La meraviglia, se nasce, nasce sempre quando ci colpisce “qualcosa” di imprevisto, provocando in noi un cambiamento. Abbiamo allora questa sequenza: soggetto A: imprevisto, meraviglia; soggetto B: cioè lo stesso soggetto cambiato sotto un certo profilo. Tra A e B ci sono i fattori che determinano il passaggio. LEGGI
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Il dibattito sul relativismo, che si è incrociato con quello sul realismo, ha a che fare con muri e porte “là fuori” che non dipendono dalla coscienza e che pongono limiti all’interpretazione. Nessuna interpretazione infatti mi consentirà di attraversare un muro e, del resto, se ci provo, finirò col farmi male: mi scontrerò con lo “zoccolo duro dell’essere”, come ammonisce enfaticamente Eco. LEGGI
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A Piras va riconosciuto il merito di aver lanciato con coraggio un dibattito fecondo che provoca il docente di filosofia a ripensare il senso della propria attività didattica ed educativa e spinge a valutare il nuovo, rilanciando l’eterno quesito sul perché fare e perché fare così e, soprattutto, come fare domani. LEGGI
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”Vedere qualcosa come arte richiede qualcosa che l’occhio non può cogliere – un’atmosfera di teoria artistica, una conoscenza della storia dell’arte: un mondo dell’arte”. Un ricordo di Arthur C. Danto. LEGGI

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